Lentate sul Seveso – All’inizio sembrava solo un gioco anzi uno scherzo di cattivo gusto, invece nelle ultime settimane il caso dell’esibizionista della stazione di Camnago ha mobilitato anche i carabinieri e la «performance » si è chiusa con la denuncia di un pensionato. Scenario è un verdeggiante giardino di una casa privata confinante con la linea Fs Milano-Como-Chiasso, a pochi passi da una serie di capannoni, dove senza una periodicità ben precisa un uomo, testimoni lo descrivono come sessantenne, ama mostrare i propri attributi quando passano i treni carichi di pendolari.
Le modalità di arrecare disturbo al pubblico pudore sono diverse: dal «semplice» passeggiare tra fiori e piante senza indossare i vestiti, al rilassarsi nudo sulla sdraio, intento in pratiche che lasciano poco spazio all’immaginazione. In passato qualcuno nel vederlo aveva sorriso. l fatto si ripeterebbe da circa tre mesi, altri si erano fermati a segnalare la cosa al capostazione, che allora aveva registrato tutto, ma in settimana la ripetizione degli atti osceni si è tradotta in una denuncia. Una decina di giorni fa il treno ha fatto il suo ingresso in stazione, quando un gruppo di donne ha voltato per un attimo lo sguardo verso il panorama circostante: un breve lasso di tempo più che sufficiente per vedere qualcosa che non t’aspetti: l’attempato esibizionista tranquillo e compiaciuto nel mostrarsi a un pubblico così numeroso.
Le signore scese sui binari, si sono dirette decise dal capostazione e l’hanno invitato caldamente a intervenire: insomma non è possibile che in luogo pubblico, dove ci sono anche dei bambini, accada una cosa del genere. Il responsabile della fermata di Camnago non se l’è fatto ripetere due volte. Memore dei commenti ricevuti in passato, ha subito impugnato il telefono, chiedendo aiuto ai carabinieri della vicina caserma di via Falcone e Borsellino.
I militari giunti sul posto, non hanno colto il maniaco in flagranza, ma hanno raccolto le testimonianze di numerosi testimoni, uomini e donne. La descrizione dettagliata del soggetto e del luogo della sua «esibizione» hanno permesso agli uomini dell’Arma di denunciare mercoledì un uomo di 71 anni per atti contrari alla pubblica decenza, non in luogo pubblico perché mostrava nel giardino di casa sua agli occhi dei pendolari. Ora cosa rischia? Un processo penale. La speranza è che l’intervento dei carabinieri metta definitivamente la parola fine all’indecoroso spettacolo.
Cristina Marzorati