Legambiente, un parco a SevesoIntanto si tagliano decine di alberi

Legambiente, un parco a SevesoIntanto si tagliano decine di alberi

Seveso – Da area degradata e abbandonata a riserva naturale. Si tratta dell’area Allocchio- Bacchini e a ricordare all’amministrazione il valore naturalistico di un bosco cresciuto rigoglioso proprio nel centro di Seveso è il presidente del circolo Legambiente “Laura Conti”, Gemma Beretta. Passando per via Martiri d’Ungheria, proprio in questi giorni, è possibile infatti assistere al disboscamento di una vasta porzione di zona verde. Si tratta di una zona a ridosso di quell’area di proprietà della Fondazione Porro di Barlassina e considerata strategica per il futuro urbanistico, e non solo, della città. L’appello degli ambientalisti che viene lanciato all’indirizzo della giunta Donati è quindi quello di essere lungimirante e di pensare alla riqualificazione di quel comparto non dimenticando di salvaguardarne il verde.

«Persino un luogo degradato contiene dei tesori e la sua riqualificazione può, e oggi deve sempre più, ripartire dal rispetto dalla natura che progressivamente ha ripreso uno spazio – spiega Gemma Beretta -. Il valore naturalistico dell’area mi viene confermato anche da Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia. Di Simine, negli anni Novanta, ha portato parecchie scuole del territorio a fare percorsi di educazione ambientale proprio in quest’area nei cui anfratti vegeta rigogliosa una elegante felce. Si tratta di una specie non rarissima in assoluto, ma caratteristica delle Prealpi, per questo il suo ritrovamento a Seveso è un fatto decisamente insolito.

Il bosco è formato da robinie con begli esemplari di ciliegi e olmi, ed una ricca e diversificata presenza di specie arbustive». Berretta auspica che il futuro dell’Allocchio- Bacchini possa in parte ripercorrere quello che è accaduto al Fosso del Ronchetto, l’area dell’Altopiano già destinata a divenire una strada e che, per una lungimirante scelta della giunta di allora, fu mantenuta a verde, con una variante a quello che era il piano regolatore generale.

«Il Fosso del Ronchetto era una discarica abusiva, doveva diventare una strada e ora è una preziosissima oasi naturalistica, definita dalla stessa amministrazione comunale l’oro verde di Seveso. Ai nostri amministratori, dunque – prosegue Beretta – chiediamo un gesto lungimirante e prezioso per la comunità insediata su un territorio in cui il suolo è stato consumato per oltre l’81%. Più verde e meno cemento per una Seveso che può ancora essere luogo dell’abitare. Questo deve dire il futuro piano di governo del territorio».
I.Ba.