Arcore – Sono finiti in manette per colpa di una bicicletta due arcoresi di 27 anni e 32 che mercoledì scorso si trovavano a Capriate San Gervasio a caccia di guai. Allettati da quel mezzo elettrico hanno cercato di appropriarsene ma il proprietario li ha scoperti e inseguiti fino a quando i carabinieri non sono intervenuti assicurando la coppia alla giustizia. Si tratta di A.P.M., 27 anni, con diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, anche di una certa gravità, e di D.I., 32 anni, incensurato.
Mercoledì, in via Menotti a Capriate dove si trovavano apparentemente senza mezzi e non si sa per quale motivo, hanno notato la bici elettrica, un mezzo del valore di circa 800 euro, appoggiata al muro di una casa, adiacente una tabaccheria. Senza farsi frenare dal lucchetto, hanno sollevato di peso la due ruote e hanno accennato a portarsela via, ma proprio il quel momento sono stati sorpresi dal proprietario del mezzo, titolare della tabaccheria.
L’uomo è già stato tartassato da rapine e furti nell’ultimo periodo e l’ultimo episodio risale solo al mese scorso: una rapina a mano armata anche con una certa violenza. Sarà stato forse anche per via dell’esasperazione, dunque, se non ha mollato la presa e ha seguito in motorino i due balordi che scappavano a piedi. Nel frattempo ha telefonato ai carabinieri e ha dato loro indicazioni così precise che in pochi istanti la pattuglia dei militari di Capriate è piombata sul posto e ha bloccato i ladruncoli.
I due non hanno opposto resistenza, si sono lasciati condurre in caserma. Il giudice ha convalidato entrambi gli arresti, disponendo il divieto di dimora nella bergamasca per il 27enne, con anche il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 6. Entrambi hanno patteggiato: sei mesi con pena sospesa per il 32enne, e 9 mesi per il complice.