Monza Più infrastrutture che posti di lavoro mentre per quasi tre imprenditori su dieci non ci sarà alcun effetto. Monza attende l’Expo 2015 con una certa impazienza, ma anche con uan dose di realismo. L’indagine condotta dalla Camera di commercio brianzola sugli effetti dell’esposizione universale in Lombardia rileva infatti che, per quel che riguarda la provincia di Monza, gli impenditori sono convinti che i maggiori benefici si avranno sul potenziamento delle infrastrutture (40,2%) mentre solo il 14,5% ipotizza un aumento dei posti di lavoro, il 17,8% pensa a un incremento del settore turistico nelle sue declinazioni (ricettiva, culturale, enogastronomica) mentre, appunto, il 27,6% ritiene che non produrrà alcun effetto benefico. Sono invece 160mila le imprese lombarde convinte che Expo avrà ricadute positive sulla propria attività. «Di certo – commenta Carlo Edoardo Valli, presidente dell’ente camerale brianzolo – Expo è una grande opportunità anche per la Brianza in termini di indotto connesso alla preparazione, ma ancora di più per l’Expo che resta, vale a dire per quelle ricadute economiche e di valore aggiunto che un grande evento globale produce. Per questo occorre trovare un orizzonte di crescita comune per rispondere alla sfida della qualità di un made in Italy produttivo, innovativo e globale».
La scommessa Expo 2015Ci puntano 160mila imprese
Sono 160mila le imprese lombarde convinte che Expo 2015 avrà una ricaduta positiva sulla propria attività. Ma il 25% degli imprenditori resta scettico. E Monza spera nel potenziamento delle infrastrutture
