«La Provincia ha soldi per il GpNon per i disabili nelle scuole»

Musica, cantanti, fontane danzanti: la Provincia ha i soldi, ben 38mila euro, per le iniziative collaterali al Gran premio, ma non per pagare il servizio educatori per gli studenti disabili delle scuole superiori. E' la denuncia dal mondo delle associazioni.
«La Provincia ha soldi per il GpNon per i disabili nelle scuole»

MonzaMusica, cantanti, fontane danzanti: la Provincia ha i soldi, ben 38mila euro, per le iniziative collaterali al Gran premio, ma non per pagare il servizio educatori per gli studenti disabili delle scuole superiori. E’ la denuncia che a pochi giorni dall’evento di Formula 1 e dall’inizio dell’anno scolastico lanciano due mamme, Rossana De Maria, del Gruppo Famigliari di Corte Crivelli di Vimercate e Manuela Colombo, presidente provinciale di Capirsi down.
In realtà la Provincia, cui per legge compete il servizio nelle superiori, copre le spese di trasporto e dell’educatore solo per una categoria di studenti: i sensoriali, ovvero ciechi, ipovedenti o non udenti. Tutti gli altri, down, autisti, paraplegici, devono arrangiarsi.

Qualche comune ci mette una pezza, pur non eessendo loro compito,giusto per assicurare una figura importante per l’integrazione e il cammino didattico dello studente, ma i soldi scarseggiano sempre più e il servizio è oggettivamente a rischio: i Comuni si tirano indietro, il servizio rimane scoperto.
Le associazioni hanno pronta una lettera da inviare in Regione perché costringa la Provincia ad ottemperare agli obblighi di legge. Intanto per le famiglie che vogliono vedere riconosciuti i propri diritti c’è la strada del ricorso al Tar: 800 euro di spesa in carta bollata, più il costo dell’avvocato e la pesante trafila delle visite mediche per il proprio figlio.
Antonello Sanvito

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