La partita speciale con i detenutiMonza, c’è Facchetti al Villoresi

Facchetti junior, Bonisegna, il ct azzurro Cesare Prandelli. Sono alcuni dei protagonisti della serata di giovedì 13 dicembre, quando al teatro Villoresi di Monza (piazza Carrobiolo) si terrà lo spettacolo “Partita”, ispirato al romanzo di Stefano Ferrio. Con i detenuti del carcere di Monza e i giocatori dell'Ac.
La partita speciale con i detenutiMonza, c’è Facchetti al Villoresi
Gianfelice Facchetti

Monza – Facchetti junior, Bonimba e Prandelli non sono un nuovo esperimento di nazionale di calcio overtime ma alcuni dei protagonisti della serata di giovedì 13 dicembre, quando al teatro VIlloresi di Monza (piazza Carrobiolo) si terrà lo spettacolo “Partita”, ispirato al romanzo di Stefano Ferrio. In scena anche alcuni ragazzi della casa circondariale monzese, dove Gianfelice Facchetti, attore, regista e figlio dello storico terzino dell’Inter e degli azzurri negli anni Sessanta, svolge l’attività di educatore.
È stato lui a organizzare lo spettacolo (dalle 20.30, ingresso gratuito) che porterà fuori dal carcere gli attori, che non saranno però soli sul palco: con loro, anche alcuni giocatori del Monza, il commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli e Roberto Boninsegna, l’attaccante dell’Inter e della Juventus negli anni Sessanta e Settanta.

«È la prima volta che avranno un pubblico da cui farsi apprezzare fuori dal carcere, invece di sentirsi la parte sbagliata e scomoda della società – ha detto nei giorni scorsi Gianfelice Facchetti presentando lo spettacolo – Avranno la soddisfazione di un progetto portato a termine e la prova di saper costruire qualcosa, sono tutti bravi attori».
Lo spettacolo è stato organizzato con il patrocinio della Fondazione Cannavò, l’ingresso è libero e verrà fatta una raccolta di fondi a favore del Comitato 16, una realtà che aiuta i malati di Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. «I ragazzi di mister Asta e tutto il club – ha annotato la società Ac Monza Brianza 1912 – hanno voluto rispondere con orgoglio alla “convocazione” di Gianfelice Facchetti».