La manovra di Tremonti fa pauraSt e Numonyx chiedono garanzie

Agrate Brianza – Le garanzie sull’occupazione e sullo sviluppo industriale ancora mancano. Il timore dei lavoratori di StMicroelectronics e Numonyx è che la mannaia che il governo sta affilando per tagliare la spesa pubblica di 24 miliardi di euro in due anni possa abbattersi anche sugli investimenti promessi nei contratti di programma che riguardano il plant agratese. È l’articolato pacchetto di questioni che i lavoratori di tutti i siti italiani di St, Numonyx e Micron, da poche settimane proprietaria a tutti gli effetti della stessa Numonyx, presenteranno alla Presidenza del Consiglio il prossimo 11 giugno, con lo sciopero e la manifestazione davanti a Palazzo Chigi. Iniziativa che stamattina, mercoledì, hanno annunciato sindacati, rsu e lavoratori, scesi in sciopero dopo un’assemblea interna al sito di Agrate cui hanno partecipato circa 800 lavoratori.

“Non siamo in presenza di crisi e licenziamenti, ma chiediamo al governo e alla Regione di farsi parte attiva e responsabile nella costruzione di un percorso di garanzia per l’occupazione degli oltre mille ricercatori di Agrate e dello sviluppo industriale del sito, che solo può intervenire con il passaggio alla tecnologia dei 12 pollici”, ha detto Gigi Redaelli, segretario generale Fim Cisl Brianza.