Monza – La riflessione sulla vita, il dolore, e una tensione comunque continua verso la gioia: “Job o la tortura dagli amici”, di Fabrice Hadjadj è al Teatro Manzoni in questi giorni, con la regia di Andrea Carabelli. Domani pomeriggio alle 18, andrà in scena nella sala Banterle; martedì e mercoledì (11 e 12 dicembre) nella sala principale con l’obiettivo solidale di raccogliere fondi a favore della onlus Avsi.
È un Giobbe contemporaneo quello rappresentato dal Teatro degli incamminati, che firma la produzione, e interpretato da Matteo Bonanni. Sul palco, con lui ci sono lo stesso regista, Andrea Carabelli, la cantante lirica Dina Perekdoko e un contributo audio di Sandro Lombardi. «Giobbe è costretto a riflettere sul senso della vita – scrive Carabelli nelle note di regia – proprio perché si trova in una condizione di dolore: fisico, mentale e spirituale. Osserva dalla finestra la bellezza del creato così magnificente ora che è primavera; da qui la domanda anzi il grido con cui manifesta la terribile contraddizione rispetto alla sua condizione di infermità».
Con Giobbe avviano un dialogo diversi personaggi, ciascuno proponendo una “soluzione” al dolore, ciascuno incarnando una concezione dell’esistenza. «Ogni personaggio – prosegue Carabelli – rappresenta un passo in più rispetto al precedente, anzi sembra generarsi dallo sviluppo del dialogo appena trascorso. Da qui l’idea di farle rappresentare tutte da un solo attore: queste posizioni sono tentazioni di ogni uomo». L’inizio è alle 21, per le due serate speciali Avsi, l’associazione fondata negli anni Settanta che realizza progetti a sostegno delle popolazioni dell’Africa, America latina e Caraibi, Europa dell’est, Medio Oriente, Asia; il biglietto costa 15 euro, 10 il ridotto under25. Si può prenotare anche sul sito del teatro Manzoni (telefono 039386500). Domani, l’inizio è alle 18 in sala Banterle (biglietto unico 7 euro).
Al Manzoni intanto è previsto questo fine settimana un nuovo appuntamento per le famiglie. Domenica pomeriggio, alle 16, la fondazione Aida propone “La freccia azzurra”, la celebre storia di Gianni Rodari a Monza con Irene Fioravante e Monica Ceccardi, per la regia di Catia Pongiluppi (età consigliata tra i 6 e i 10 anni; biglietti posto unico 7 euro, 5 euro il ridotto). In città, per i più piccoli c’è questa domenica anche la nuova proposta della cooperativa La Baracca di Monza, che porta in scena – all’interno della sua rassegna al teatro Triante – lo spettacolo “C’era una volta… Ortensia Natale”». Due le repliche previste, alle 15 e alle 18, nella sala di via Duca d’Aosta. L’ingresso costa 7 euro e la prenotazione è obbligatoria; può essere effettuata collegandosi al sito www.baraccadimonza.it.
Letizia Rossi
”Job o la tortura dagli amici”A Monza il teatro che aiuta Avsi
La riflessione sulla vita, il dolore, e una tensione comunque continua verso la gioia: “Job o la tortura dagli amici”, di Fabrice Hadjadj è al Teatro Manzoni di Monza, con la regia di Andrea Carabelli. Martedì e mercoledì (11 e 12 dicembre) con l'obiettivo di raccogliere fondi a favore della onlus Avsi.