Mezzago – Per trascinare due Verdena fuori dagli studi di registrazione, durante la lavorazione del nuovo album, l’occasione deve essere davvero speciale. Prima di dare alle stampe Wow, nel 2011, e di lanciarsi in un tour da ottanta date, la rock band bergamasca era stata in silenzio per tre anni. Ma come dire no agli amici? Gli amici sono Marco Fasolo e Liviano Mos: voce, chitarra e tastiere dei Jennifer Gentle uno dei gruppi più significativi della scena rock indipendente italiana. Ma con grandi riconoscimenti fuori confine.
Dopo un esperimento che risale al 2009, tornano in scena insieme a Alberto e Luca Ferrari, due terzi dei Verdena (insieme a Roberta Sammarelli) che in quanto a segni lasciati sulla storia degli ultimi quindici anni di musica alternative nazionale hanno poco da imparare da altri. Ecco, loro sono il basso e la batteria. E l’appuntamento è al Bloom di Mezzago venerdì 28 dicembre.
E che succede? «Succede che viene fuori una miscela esplosiva» racconta il cantante Marco Fasolo. Dai pezzi multiformi, colorati e caleidoscopici dei Jennifer Gentle «con Luca e Alberto viene fuori l’aspetto energico ed energetico della nostra musica, viene a galla la potenza. Esce la massa sonora – specifica Fasolo – Allo stesso tempo loro possono sondare sonorità che nel progetto Verdena non ci sono».
Un grande esperimento tra amici. «L’aria sul palco è sempre molto festaiola, si capisce che ci divertiamo e cerchiamo di sorprenderci ogni volta: la scaletta è sempre la stessa, le cover le facciamo girare. Ma ogni volta c’è qualcosa di nuovo che dipende proprio da quello che ci ispira per reinterpretare e rivivere le canzoni. Soprattutto il repertorio è sufficientemente vario per permettere a ciascuno di mettere in evidenza le proprie qualità. Ci sono stima e rispetto reciproco, una grande intesa. E si suona per il puro piacere di farlo».
Divertirsi, improvvisare, sperimentare. Il risultato della serata è psichedelia e ricerca, un viaggio in cui verranno reinterpretate le canzoni dei Jennifer Gentle, con in più alcune cover di classici firmati Beatles e John Lennon. E qualcosa dal cassetto dei Verdena. I JG sono l’unica band italiana a far parte della scuderia della Sub Pop Records, storica etichetta di Seattle che a tutt’oggi ricopre un ruolo fondamentale nella storia della musica rock dopo aver lanciato band come Nirvana, The Shins, Mudhoney.
Nel curriculum anche la partecipazione alla compilation della rivista inglese Mojo con le migliori uscite dell’anno (nel 2007) e a un tributo a Syd Barrett, psichedelico (co)fondatore dei Pink Floyd che con le sue sonorità acide ha influenzato molto l’inizio della carriera dei musicisti padovani. E il futuro? «Sto lavorando al disco nuovo – conclude Fasolo – molto diverso dai precedenti. Nel frattempo ho lavorato parecchio in studio, da produttore, e ho imparato molto da ogni persona con cui mi sono confrontato». Il futuro intanto è al Bloom. Alle 23, ingresso 8 euro.
Chiara Pederzoli