Brugherio – Indagato, non indagato. Un valzer di conferme e smentite attorno alla notizia che Maurizio Ronchi, sindaco leghista di Brugherio fresco di dimissioni, sia stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Monza, che indaga per una serie di vicende nate attorno all’attività dell’ufficio urbanistica del comune.
In questi giorni, in un comunicato ufficiale, il comando dei carabinieri della compagnia di Monza ha diramato la notizia che i militari “non hanno notificato l’informazione di garanzia” a Ronchi. In altre parole, nessun avviso di granzia. Tuttavia si può essere indagati, iscritti nel registro, anche senza saperlo. E infatti dalla procura di Monza, confermano l’avvenuta iscrizione di Ronchi nel registro degli indagati. Abuso d’ufficio l’ipotesi di reato formulata dalla magistratura inquirente brianzola: l’ex sindaco avrebbe firmato un documento senza averne l’autorità.
Lui intanto è sereno. «Bene, premetto che io non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e che non sono mai stato neanche sentito dai carabinieri o dalla magistratura. Ho firmato migliaia di cose in questi anni. Resto comunque a disposizione e aspetto serenamente che l’iter venga ricostruito».
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