Monza – Si è aperto il processo alla Lombarda Petroli e in venti – tra istituzioni e associazioni – hanno chiesto al Gup di Monza di costituirsi parte civile per i danni subiti in seguito allo sversamento di petrolio nel Lambro tra il 22 e il 23 febbraio del 2010. Quella notte dalla raffineria di Villasanta 2.600 tonnellate di petrolio si riversarono nel fiume, superarono Monza e raggiunsero il Po, fin oltre Piacenza.
La prima udienza si è chiusa con un rinvio a metà novembre. In tribunale a Monza spazio alle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna, a Province, Comuni, Parchi, Agenzie delle dogane, delle entrate e del Po, associazioni ambientaliste e di cittadini danneggiate a vario titolo (ambientale, d’immagine, patrimoniale) nell’incidente e che ora vogliono essere risarciti. Presenti tra gli altri la Provincia di Monza, il comune di Piacenza, Legambiente, Alsi e Brianzacque. Assenti invece i sei imputati, tra cui i titolari della raffineria Rinaldo e Giuseppe Tagliabue.
Fuori dal tribinale, come annunciato, sit-in pacifico dei Verdi di Monza e Brianza.