Il presidente di Bea: «Nessun bando per sostituire la turbina dell’inceneritore»

Il presidente di Brianza Energia Ambiente, Daniela Mazzuconi: «Non è in pubblicazione nessun bando di gara per la sostituzione del turbogeneratore del termovalorizzatore di Desio». L’ex Boselli: «Ecco perché mi sono dimesso».
L’inceneritore di Desio
L’inceneritore di Desio

«Non è in pubblicazione nessun bando di gara per la sostituzione del turbogeneratore del termovalorizzatore di Desio». Il presidente di Brianza Energia Ambiente, Daniela Mazzuconi, smentisce che sia in programma la sostituzione della turbina dell’inceneritore di Desio come invece era sembrato scorrendo le pagine del quotidiano Repubblica (LEGGI QUI).

«Vi sono in pubblicazione due bandi – prosegue il presidente – uno di Bea Gestioni e uno di Bea spa per i servizi di ingegneria relativi a gare espletate nel 2014; sulla gara a doppio oggetto, su cui vi era una polemica precedente alla mia nomina – chiarisce – ho, come promesso al mio insediamento, nominato un legale per avere un parere pro veritate, procedura avviata dal mio predecessore».

Un parere, dice Mazzuconi: «che ha consentito al nuovo consiglio di amministrazione di procedere nei lavori previsti nella gara a doppio oggetto per evitare, tra l’altro, danni economici alla società e dunque ai soci e ai cittadini».

Sulla questione entra anche il presidente dimissionario Silvio Boselli: «faccio presente che oltre al rinvio della questione (sostituzione turboalternatore ndr) all’organismo di vigilanza ho chiesto un parere ad autorevole studio legale, scelto con gara. Lo studio individuato dal nuovo cda e l’organismo di vigilanza hanno in seguito emesso pareri che confortano e confermano la mia fiducia nei confronti dei dipendenti che avevano partecipato alle commissioni esaminatrici per l’assegnazione dei lavori».

Quanto infine alle sue dimissioni, Boselli precisa: «Parlo in modo esplicito di “tensioni e prevaricazioni”, queste ultime usate nei confronti del presidente. Questa condizione ha raggiunto il suo apice in corrispondenza dei rilievi fatti dal collegio sindacale in merito alla gara per la sostituzione del turboalternatore, tensioni già in essere da qualche tempo nel Cda. Il progetto di fusione da Bea e Cem è stato il punto di svolta dei rapporti ed il motivo del deteriorarsi degli stessi. Alle mie dimissioni auspicavo in tempi brevi l’individuazione di un nuovo presidente unitamente condiviso in grado di ricomporre le fratture: mi pare che la scelta della senatrice Mazzuconi abbia centrato l’obiettivo».