Vimercate – «Il bisogno di nuove case c’è. Quello che anch’io contesto è che si costruisca su aree verdi, che si invada la periferia dei paesi, che si divori la campagna, mentre è doveroso intervenire, e in tempi brevi, sulle aree dismesse all’interno delle città». Voce autorevole quella di Roberto Verderio, contitolare con Mauro De Nardi della Devero costruzioni, con sede in città, società in chiara ascesa, protagonista della rinascita dell’ex Bassetti a Vimercate e prima attrice dell’imminente recupero dell’ex Falck di Arcore.
Costruire case fa rima con il consumo di suolo?
Direi proprio di no, non necessariamente. E la premessa che non va dimenticata è che nuove case servono. Sono tante le famiglie che vivono in luoghi e ambienti disagiati e che dovrebbero potersi insediare in alloggi adeguati. Secondo una recente statistica, confermata anche da Assoimprese, ogni anno tra Milano e l’hinterland servirebbero 15mila nuove abitazioni, quindi stiamo parlando anche di questa zona della Brianza, di Vimercate, di Monza, di Arcore.
Eppure le abitazioni nuove invendute abbondano.
Indubbiamente la situazione economica così difficile di questi ultimi anni crea un’impasse difficile da superare. Abbiamo siglato tanti accordi di prevendita che sono fermi perché gli acquirenti non riescono a piazzare il loro usato, e questo blocco deriva dalla più faticosa concessione di mutui da parte delle banche. È una catena che si ripercuote con un dato finale di rallentamento nelle vendite.
Anche a Vimercate, all’ex Bassetti, l’edilizia libera è ancora disponibile.
È vero, sono appartamenti di pregio e, come spiegavo prima, qualche rallentamento c’è a causa della crisi più generale. Ma stiamo parlando di interventi che non consumano suolo, ma che recuperano aree dismesse, come avverrà a Vimercate, all’ex ospedale, o ad Arcore. L’ex Falck è vuota da vent’anni, poteva essere riqualificata e abitata da anni.
La sostenibilità ambientale può andare a braccetto con l’edilizia?
Sì. Oltre a decidere dove costruire, e questo dato è nella disponibilità diretta delle amministrazioni locali, è necessario utilizzare tutti gli accorgimenti, anche tecnologici, per creare abitazioni ecologiche e certificate sotto il profilo energetico. In questi ultimi dieci anni sono stati fatti passi da gigante sotto il profilo acustico, termico e di utilizzo di fonti energetiche alternative. Credo che nel giro di pochi anni, si riuscirà ad arrivare a case autosufficienti sotto il profilo energetico.
Anna Prada