Furti di rame al cimitero di NovaIl Comune fa causa a Ina Assitalia

Il Comune fa causa ad Ina Assitalia di Monza per il mancato pagamento di una tranche dei rimborsi per il risarcimento dei danni subiti per due specifici furti di rame al cimitero di via Zara. Ina non ha liquidato i furti per un totale di 65.708 euro.
Furti di rame al cimitero di NovaIl Comune fa causa a Ina Assitalia

Nova Milanese – Neanche il tempo di dichiarare chiusa l’emergenza-furti di rame, e la giunta Barzaghi è costretta ad avviare un iter davanti al tribunale civile per il mancato pagamento di una tranche dei rimborsi da parte della società Ina Assitalia di Monza, che non accenna a risolversi. Il non pagato riguarda il risarcimento dei danni subiti per due specifici raid verificatisi al cimitero di via Zara, dei tanti avvenuti prima che l’allacciamento e l’attivazione della videosorveglianza ponessero fine alle malefatte di anonimi ladri. Ina non ha liquidato i furti avvenuti in data 22 ottobre e in data 3 novembre, per un totale complessivo di 65.708 euro.

Nonostante la diffida fatta pervenire tramite avvocato, l’agenzia monzese che assistiva il Comune di Nova al tempo, non ha ancora chiuso la partita. Costringendo l’Amministrazione a incaricare lo stesso studio legale per avviare la sua azione, rivolgendosi al tribunale civile. La giunta ha appena dato il mandato al sindaco di costituirsi in giudizio. Nel caso in cui la situazione non si dovesse sbloccare, l’intenzione è quella di arrivare fino in fondo.

In concomitanza con la fitta sequenza di furti notturni di canaline di rame dell’anno scorso, Ina Assitalia aveva espresso la volontà di rescindere il contratto stipulato con Nova Milanese. Nonostante il passo indietro della controparte, e per effetto di quanto comunque scritto in calce nell’accordo, Ina Assitalia di Monza avrebbe dovuto coprire tutti i danni intervenuti fino alla fine dell’anno. Cosa che è regolarmente avvenuta fino ad un certo punto, dopodiché non c’è stato più verso di chiudere i conti. Naturalmente, da parte dell’amministrazione comunale, esiste la volontà e l’auspicio che il tutto si chiuda nel minor tempo possibile.

Per il momento la città deve mettere mano ai fondi comunali, per pagare le spese legali che sono nella misura di duemila euro. Il costo può essere coperto attingendo alla voce di bilancio senza dovere andare a reperire altrove quanto necessario.
Pier Mastantuono