Monza – Il dato è incoraggiante solo per la Apple che dal 28 settembre metterà in vendita anche in Italia l’iPhone5 al modico prezzo – nel suo allestimento più costoso – di 959 euro, più che in Francia e in Germania. I telefonini, d’altronde, sono il bene di consumo che non teme crisi nel Belpaese e ancora oggi resistono al calo registrato un po’ ovunque facendo registrare un +2,6%. Per Confcommercio è addirittura il periodo più nero nella storia repubblicana se si considera che, appunto, i consumi sono calati del 6,5% nel periodo compreso tra il terzo trimestre 2007 e il primo semestre 2012. Mai così male nel dopoguerra. Tranne che per i telefonini e la tecnologia in genere e, per quello che riguarda la grande distribuzione, i discount. I consumi alimentari in Italia sarebbero a livello di 33 anni fa anche se Confagricoltura registra un boom di acquisti direttamente dal produttore. Si rinuncia anche al caffè, con i consumi tornati al 2007, circa 5,6 chili a persona. E in futuro? Uno studio della Cgil ipotizza che le famiglie di operai effetturanno un ulteriore taglio di 600 euro all’anno.
Frenata dei consumi in ItaliaMa i telefonini corrono sempre
Secondo Confcommercio la riduzione reale dei consumi in Italia registrata tra 2007 e primo semestre del 2012, è pari al 6,5%. La peggiore variazione negativa nella storia repubblicana.