Barlassina – L’alba del giorno dopo a Barlassina è devastante. Tetto scoperchiato e la paura di non poter tornare a casa ancora per giorni e giorni. L’incendio, che nella notte di giovedì ha consumato il tetto in legno della serie di villette a schiera in stile moderno di via Porro, ha lasciato ampie ferite. Ferite che faticheranno a rimarginarsi. Tutto è partito dalla soletta di una delle abitazioni centrali del fabbricato.
Lentamente le fiamme si sono propagate sotto il tetto, areato e unico per tutta la struttura. L’allarme è stato lanciato poco dopo le 18.30. Non tutti i residenti dei nove appartamenti, di cui solo otto correntemente abitati, si trovava a casa. Sul posto sono arrivati inizialmente i carabinieri della vicina stazione di Lentate sul Seveso e due autopompe della caserma di Seregno. I primi soccorritori sono stati seguiti a breve distanza anche da un’unità di Desio e di Bovisio, oltre che dall’autoscala della caserma di Monza, più adatta per gli interventi sui tetti. Sul punto d’intervento anche un’autoambulanza pronta a soccorrere gli eventuali intossicati, ma il tempestivo arrivo delle forze dell’ordine, che hanno immediatamente sfollato le abitazioni, aveva già messo in sicurezza tutti gli abitanti.
Per ore, sino a notte fonda, i pompieri hanno continuato a lavorare sul tetto, prima dando sfogo alle fiamme, poi limitando il rogo ed infine spegnendo ogni più piccolo focolaio. Nell’operazione, buona parte del tetto è stato scoperchiato e dunque, al momento, il pericolo maggiore è la pioggia che, se dovesse scendere copiosa, rischierebbe di allagare le abitazioni. Terminata l’operazione sono stati giudicati inagibili tutti gli appartamenti e tutte e otto le famiglie hanno trascorso altrove la nottata. In queste stesse ore, l’ufficio tecnico comunale e i vigili del fuoco stanno valutando danni e possibilità di rientro per alcuni degli abitanti. Quasi sicuramente, per quattro appartamenti su nove ci saranno lunghi tempi di recupero.
Diego Marturano