Festa di San Giovanni a MonzaLe prime benemerenze del duomo

Giovedì sera, durante la messa vigiliare presieduta dall'arciprete di Monza, sono state consegnate le benemerenze ideate dal consiglio pastorale della basilica, come segno di riconoscenza verso il lavoro svolto in questi anni da alcuni parrocchiani.
Festa di San Giovanni a MonzaLe prime benemerenze del duomo

Monza – È stata una festa di san Giovanni all’insegna delle novità quella di quest’anno. Giovedì sera, durante la messa vigiliare presieduta dall’arciprete di Monza, sono state infatti consegnate le benemerenze ideate dal consiglio pastorale della basilica, come segno di riconoscenza verso il lavoro svolto in questi anni da alcuni parrocchiani. Si tratta della prima edizione del premio, che vuole essere «un segno di gratitudine dell’intera comunità a quanti hanno dimostrato amore e fedeltà nei confronti della parrocchia», come ha detto monsignor Silvano Provasi.

A ricevere la benemerenza, intitolata a san Giovanni, sono state Mariuccia Villa, da quarant’anni anima del gruppo San Vincenzo del duomo, Maria Teresa Ratti e Mariuccia Medolago, del gruppo missionario parrocchiale e i coniugi Titti e Franco Gaiani. La messa di ieri sera è stata anche l’occasione per accogliere cinque nuovi alabardieri, le storiche guardie armate volute dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa, oggi guidati dal comandante Samuele Bernasconi.

Per il quinto anno consecutivo, in occasione della festa del santo patrono, il duomo di Monza si è vestito a festa. Nove fioristi provenienti da Monza, Brugherio, Varedo e Carate, hanno dato il meglio di sé per allestire i dieci altari della basilica. Una tradizione che era andata perduta e che il fiorista monzese Giovanni Santamaria ha voluto rilanciare cinque anni fa. «Quest’anno abbiamo coinvolto anche fioristi della Brianza, segno che la cura a l’amore per il duomo sono valori condivisi da tutto il territorio», ha spiegato Valeria Santamaria, socia con il padre dell’monimo fiorista. Fino a lunedì i visitatori potranno ammirare il duomo avvolto in un tripudio di colori, profumi, composizioni e geometrie floreali.

Ad apprezzare la bellezza della basilica fiorita anche monsignor Diego Coletti, vescovo di Como, che ha presieduto la messa solenne dedicata alla memoria di san Giovanni battista. Ad accompagnarlo, oltre all’arciprete, monsignor Silvano Provasi, anche tutto il capitolo del duomo e i sacerdoti della città, che in processione dalla casa del decanato in piazza duomo sono arrivati in basilica, scortati dal corpo degli alabardieri.
Sarah Valtolina