Estorsore arrestato per minacce«Se non mi dai i soldi sono botte»

Si chiama Stefano Emmanuele, ha 47 anni, vive a Sirone in provincia di Lecco, è invalido ed è già noto alle forze dell'ordine. Estorceva soldi a un negoziante, Luca Curto, cui aveva prestato 3mila euro: ne voleva 4mila di interesse. Il commerciante per un po' ha pagato poi lo ha denunciato
Estorsore arrestato per minacce«Se non mi dai i soldi sono botte»

Carate – Un prestito di tremila euro si è trasformato in incubo per un commerciante, costretto a rivolgersi ai carabinieri di Carate Brianza, per fermare le continue minacce contro la sua famiglia. Il presunto estorsore è stato arrestato nei giorni scorsi. Si chiama Stefano Emmanuele, ha 47 anni, vive a Sirone in provincia di Lecco, è invalido ed è già noto alle forze dell’ordine.

La primavera dello scorso anno Emmanuele era entrato in contatto col negoziante caratese, Luca Curto 36 anni, e gli aveva consegnato, come pattuito, tremila euro, somma che il trentaseienne avrebbe chiesto per problemi familiari. A luglio il brianzolo ha regolarmente estinto il debito, ma Emmanuele voleva di più, voleva gli interessi per circa quattromila euro.

La vittima ha tentato di opporsi, ma il sironese ha iniziato a minacciarlo, se non avesse pagato, avrebbe preso di mira la sua famiglia. In uno dei tanti incontri avrebbe persino ventilato l’arrivo in Brianza di un fantomatico cugino calabrese, che giù sapeva farsi rispettare.

Il negoziante inizialmente ha ceduto, ad ogni visita ha allungato il contante, fino a quando ha detto basta e si è rivolto alla locale caserma dei carabinieri. Raccolta la denuncia, i militari hanno studiato un piano per incastrare l’aguzzino. L’appuntamento è stato in centro a Carate, in via Cusani, dove davanti a un bar il negoziante ha allungato le banconote, precedentemente fotocopiate.

Sironi non ha avuto nemmeno il tempo di allungare il passo, è stato subito immobilizzato dall’Arma. Dalla conseguente perquisizione, i militari non hanno trovato soltanto i soldi, ma anche un taccuino su cui sono annotati una serie di nomi e importi, molto probabilmente altre vittime della zona.