«Era un uomo straordinario»I ricordi di amici e conoscenti

È probabilmente dovuto ad un malore il decesso di "Massimone", com'era conosciuto da tutti Massimo Fumagalli per via della stazza, altezza di 2,02 metri, un passato da cestista per il Basket Lesmo.
«Due giorni fa gioiva con noi»:il dolore della società lesmese

Lesmo – È probabilmente dovuto ad un malore il decesso di “Massimone”, com’era conosciuto da tutti Massimo Fumagalli per via della stazza, altezza di 2,02 metri, un passato da cestista per il Basket Lesmo. Questa è la convinzione dei conoscenti, ma sarà l’autopsia fissata per questo pomeriggio a stabilirlo. La sua morte ha suscitato cordoglio e dispiacere in tutto il paese, soprattutto nella larga cerchia degli amici e dei parenti. Lascia una bella famiglia, la compagna Alessandra Tomaini, i figli Luca di 13 e Chiara di 10 anni, con cui viveva nella cascina ristrutturata di via Schiapparelli, a Sorino. Una serie di abitazioni che con il padre Giuseppe e la sorella aveva ristrutturato qualche anno fa dopo aver abitato per anni in centro paese. Proprio all’abitazione si sono riuniti ieri pomeriggio tutti gli amici e i conoscenti, stringendosi attorno alla famiglia ed alla compagna, distrutta dal dolore.

Il padre, appresa la notizia del decesso di Massimo, ha accusato un malore ed è stato ricoverato in ospedale. Massimo Fumagalli aveva 42 anni, di professione faceva il fiorista, creava composizioni di fiori secchi, principalmente provenienti dall’Olanda, per negozi e fioristi della zona e non, proprio nell’abitazione di Sorino, la frazione di Monticello dove tutti lo conoscevano. È deceduto a poche centinaia di metri da casa, probabilmente era appena uscito per qualche commissione e impegni di lavoro. «Da quello che abbiamo saputo – racconta Cesare, un amico di Monza che lo conosceva da anni -, ha avuto un malore e per domani pomeriggio è fissata l’autopsia. Speriamo che diano subito l’autorizzazione al funerale. Massimone era un uomo straordinario, era il collante di tutta quanta la cerchia di amici. Le mangiate che ci siamo fatti qui alla cascina non si contano, ogni giorno ce n’era una».

Per tutto il giorno è stato un via vai di amici e conoscenti a portare le condoglianze e il proprio affetto alla famiglia. «Era uno dei miei migliori amici, ho giocato a basket con lui per anni – racconta anche Lorenzo, barista del Cheers Bar di via Europa -. Da qualche tempo lo vedevo di meno, ma ci siamo sempre frequentati molto. È una terribile perdita». Anche Massimo Miolo, vice sindaco di Monticello e titolare della Miolo Arredamenti – ad appena trecento metri dall’abitazione di Massimo Fumagalli – parla di una perdita irreparabile: «Uno dei miei migliori amici, non ho la forza di parlare adesso», dice mentre si sta recando a Milano per impegni istituzionali con il sindaco Luca Rigamonti. Massimo Fumagalli aveva giocato per anni a pallacanestro nella Lesmo Basket e ultimamente nella Monticellese Basket, ora seguiva le imprese del figlio Luca.