Besana Brianza – Con la scusa di cercare informazioni, l’uomo le si è parato davanti coprendole la visuale sul resto del negozio, mentre il ragazzo e la donna facevano man bassa di vestiti di abbigliamento. Tutti, rigorosamente, per bambine. Pomeriggio da dimenticare per Antonia Nettis, commerciante on line di abbigliamento per bambini e braccio destro del marito nel negozio «L’isola che non c’è» di Besana Brianza.
I fatti risalgono a fine gennaio. La donna è sola in negozio, quando intorno alle 18.30 entrano un uomo sulla quarantina e, poco dopo, un ragazzo sui venti anni. I due, mai visti prima di allora in negozio, iniziano a guardare i vestiti e si fingono interessati, chiedendo informazioni su vari capi esposti, in un italiano senza inflessioni. Passa una manciata di secondi e nel negozio entra anche una donna, anche lei sui quarant’anni. Ha con sè una grande borsa vuota e questo insospettisce la besanese. E’ a quel momento che i tre clienti iniziano a parlare tra di loro, in una lingua straniera.
La scena che segue vede l’uomo tenere impegnata la commerciante all’angolo del bancone nel tentativo di distrarla e gli altri due nascondere una decina di capi. Un attimo prima che i tre guadagnassero l’uscita, la besanese spaventata e insospettita è riuscita a strattonare la donna e a far cadere a terra i vestiti. A quel punto il più giovane dei tre ha preso dal pavimento quello che ha potuto ed è scappato seguito dagli altri con un bottino da duecento euro. Alla donna non è rimasto che allertare i carabinieri.