Monza– Dai contratti a tempo indeterminato ai part-time verticali con una riduzione del monte ore del 38%. Ovvero una drastica sforbiciata sui redditi dei lavoratori. Saranno settimane di agitazione sindacale quelle che attendono 110 educatori che lavorano per le cooperative sociali consorziate in Consorzio Comunità Brianza, dopo la fumata nera uscita dalla trattativa di martedì 4 settembre con l’Unione sindacale di Base nella sede di via Gerardo dei Tintori a Monza. Usb chiede il rispetto dell’accordo siglato lo scorso febbraio con il Consorzio Desio Brianza, appaltatore dei servizi gestiti da Comunità Brianza che era subentrata a Cesed. Un’intesa che prevedeva l’istituzione per tutti i lavoratori di una somma mensile minima garantita per ovviare all’introduzione di part-time verticali, che si ripercuotono negativamente sulle retribuzioni dei lavoratori che si aggirano intorno alle 700-800 euro. Al contrario le cooperative Meta, Tre Effe e Sociale della Brianza stanno effettuando pagamenti a ore – tra gli 8 e i 9 euro lordi – da settembre a giugno, con l’esclusione dunque del servizio relativo ai centri estivi. A detta dei lavoratori, il Consorzio Comunità Brianza riterrebbe che la situazione sia determinata dalle difficoltà dei comuni, ma il segretario di Usb Franco Calandri è di tutt’altro avviso: «Il lavoro c’è, il fatto è che le cooperative vogliono risparmiare: noi chiediamo che venga rispettato l’accordo siglato con il Consorzio Desio Brianza».
Educatori, fumata neraper i lavoratori delle coop
Usb chiede il rispetto degli accordi. Il presidio in via Gerardo dei Tintori. «Il lavoro c'è, le cooperative vogliono solo risparmiare». Sono 110 i lavoratori interessati dalla vertenza. Agitazioni in vista