Edilizia, Roncello e oneri fantasma«Subito commissione speciale»

Roncello – L’idea è arrivata dalla lista “Insieme”: istituire una commissione edilizia straordinaria, come previsto dal regolamento comunale, per venire a capo dell’intricata questione degli oneri di urbanizzazione che si sospetta non siano stati versati durante l’amministrazione Monzani. La proposta è stata subito sposata anche dagli altri consiglieri di opposizione, del gruppo “Popolo delle Libertà per Roncello”, che hanno firmato la richiesta depositata in municipio la settimana scorsa, permettendo così di raggiungere il numero legale per inoltrare il documento.

Un passo indietro. Gli ultimi consigli comunali sono stati scossi dalla bufera creata da una denuncia sollevata dal centrodestra roncellese, secondo cui, durante la precedente amministrazione, non sarebbero stati versati oltre mezzo milione di euro di oneri di urbanizzazione. Non solo, non resta nemmeno traccia di eventuali fideiussioni previste nel caso in cui i pagamenti siano diluiti nel tempo. L’opposizione ha chiesto chiarimenti al sindaco, ma viste le risposte giudicate piuttosto evasive, ottenute anche da una specifica interrogazione poi presentata da “Insieme”, si è deciso di andare oltre.

«Giacomin ha risposto – spiega il capogruppo Ezio Calloni – di non voler entrare nei dettagli della vicenda per timore di compromettere l’incasso. Ma non è nostra intenzione conoscere nomi e cognomi degli operatori coinvolti, piuttosto avere certezze circa il numero di pratiche e l’ammontare della somma. Anche perché lo stesso sindaco ha affermato che l’indagine era stata condotta a campione, quindi l’importo potrebbe essere anche più alto. Noi chiediamo: come e perché si è arrivati a questa situazione?».

Dopo l’ultima tempesta consiliare Calloni e i suoi hanno deciso che per vederci chiaro l’unica possibilità era quella di una commissione edilizia straordinaria, istituita proprio per indagare, analizzare e dare delle risposte certe sull’affaire oneri di urbanizzazione. «Il regolamento prevede che possa essere promossa dal sindaco – spiega Calloni – oppure sollecitata da un quinto dei consiglieri. Per questo abbiamo contattato i colleghi del Pdl, che hanno subito aderito all’iniziativa». Per il momento non si conosce la risposta del sindaco alla richiesta protocollata dall’opposizione.

«Giacomin ci ha persino accusato di voler fare giustizialismo – commenta Calloni – di possedere dossier segreti. Niente di tutto ciò, ci domandiamo soltanto che paura possa avere il sindaco a far emergere la verità, ovviamente garantendo la privacy di tutti coloro che sono coinvolti, in modo da far finalmente luce su tutta la vicenda e scoprire che fine hanno fatto quei cinquecentocinquantamila euro».
Letizia Rossi