Monza – C’è la crisi, ma ai regali non si rinuncia. Così come al pranzo e alla cena. Magari con qualche accorgimento sulle spese, rinunciando piuttosto alle vancanze invernali. È la fotografia del Natale della Camera di commercio di Monza che stima in 560 milioni di euro il giro d’affari destinato ai regali dalle famiglie lombarde, con una spesa media di 130 euro. Sette famiglie lombarde su 10 ne faranno ma riducendo il budget (54% delle famiglie), i festeggiamenti al ristorante (15%), le “grandi mangiate” in famiglia (7% delle famiglie lombarde, l’anno scorso era il 3%) e le vacanze (6%). È un fenomeno che riguarda prevalentemente i giovani (il 12% dichiara di rinunciare alle vacanze) e saranno proprio loro a risparmiare di più: 205 Euro a fronte di un risparmio medio di 195 Euro a famiglia.
Sotto l’albero vince ancora la tradizione: i lombardi acquisteranno soprattutto i “classici” regali, abbigliamento, accessori e calzature (48%) anche approfittando delle promozioni in corso, ma anche libri, dischi, cd e giocattoli (38%). E con la crisi, sotto l’albero torna in auge la busta “della nonna”: il 19% dei lombardi sceglie di regalare contanti (l’anno scorso era il 14%) e i prodotti alimentari (16%).
Il Natale a Monza e Brianza è leggermente più ricco con una spesa media per i regali di 134 euro. Accanto ai doni tradizionali, libri e abbigliamento (39% per entrambi), graditi anche i cesti natalizi (23%), la “busta della nonna” e gli oggetti per la casa (17% per entrambi) e l’elettronica (11%). E dopo un anno di lavoro i brianzoli regalano, e forse vorrebbero ricevere, un pacchetto beauty benessere (10% a fronte delle media lombarda del 6%).