Droga e armi, anche due brianzoliarrestati: di Carate e Triuggio

I carabinieri l'hanno chiamata «Operazione Dominus» perchè le varie fasi dell'indagine erano di fatto riconducibili alla stessa persona. In carcere anche due brianzoli nell'ambito di un'inchiesta per spaccio di droga e traffico di armi.
Droga e armi, anche due brianzoliarrestati: di Carate e Triuggio

Carate/Triuggio – I carabinieri l’hanno chiamata «Operazione Dominus» perchè le varie fasi dell’indagine erano di fatto riconducibili alla stessa persona. Per i militari il “dominus” della situazione era Leonardo Merlo, 37 anni, di Imbersago, nel Lecchese, ma residente a Capriate San Gervasio (Bergamo), già noto alle forze dell’ordine. Complessivamente i carabinieri della compagnia di Merate, coordinati dal pm Paolo Del Grosso, hanno eseguito 11 arresti, di cui 5 in flagranza di reato, due dei quali nella nostra provincia, sequestrato 800 dosi di mefedrone (una droga sintetica) e circa 400 grammi di marijuana, sequestrato una pistola da guerra e altri due revolver con matricola abrasa e 170 cartucce.

Come è stato spiegato dal comandante provinciale di Lecco Marco Riscaldati e dal capitano Giorgio Santacroce, le indagini sono iniziate nel luglio scorso, quando un immigrato marocchino era stato fermato a Casatenovo, nel Lecchese, con 60 grammi di marijuana. I successivi accertamenti avevano permesso di individuare gli spacciatori che, tra le altre cose, avevano anche picchiato l’immigrato e un suo amico con un casco per farsi pagare. E che per questo, oltre che per lo spaccio (che avrebbe fatto riferimento come detto a Leonardo Merlo), sono stati accusati anche di estorsione. Ma non basta. Merlo, secondo la ricostruzione dei carabinieri nel settembre del 2010 avrebbe fatto da mediatore per procurare una pistola a Cristian Redaelli, triuggese di 33 anni, pure già noto alle forze dell’ordine. Per fare arrivare l’arma a destinazione – una calibro 9 in dotazione all’esercito svizzero – oltre a Merlo, vengono impegnate altre tre persone. Ma i carabinieri intervengono bloccando il Redaelli tra Rovagnate e Santa Maria Hoè. A novembre, Merlo venne arrestato con l’accusa di aver ceduto del mefedrone a Marco Pecora e alla sua compagna brasiliana Telma Barbosa De Britto.

Il mefadrone è una nuova droga sintetica dagli effetti paragonabili a quelli della cocaina, ma che costa molto meno ed è accessibile a tutte le tasche, anche a quelle dei più giovani, come ha sottolineato il colonnello Riscaldati. Le indagini però non si fermano e si concludono solo mercoledì mattina con le ultime perquisizioni. A casa di Francesco Aloe del 1982, residente a Caravaggio, vengono trovati un revolver Smith & Wesson calibro 38 con relative 49 cartucce e una Beretta calibro 22 con 121 proiettili. Complessivamente, le persone arrestate a vario titolo, sono state 11, di cui 5 in flagranza. Questi i loro nomi: Giuseppe Abbondanza, 34 anni, arrestato a Bologna, Francesco Aprigliano, 59 anni di Somma Lombarda, Matteo Baselice, 53 anni, di Calco, e il figlio Raffaele, 23, di Carate, Vitalie Coscodan, 21 anni, di Robbiate, Leonardo Merlo, 37 anni, di Capriate, Marco Pecora, 31anni, detenuto a Vercelli, Francesco Scicchitano, 62 anni, detenuto ad Alessandria. E Francesco Aloe, 29 anni, di Caravaggio, Christian Redaelli, 33 anni, di Triuggio, e la brasiliana Telma Barbosa De Britto, 37 anni.