Desio, scoppia il «caso Esselunga»Casse da spostare, no del Comune

Nessun centro commerciale a Desio. La giunta Corti è tassativa. Promessa elettorale e lo prevede anche il Piano di Governo del Territorio. Così se Esselunga vuole spostare le casse si rischia di finire in tribunale. E' il caso del supermercato di via Caravaggio.
Desio, scoppia il «caso Esselunga»Casse da spostare, no del Comune

Desio – Nessun centro commerciale a Desio. La giunta Corti è tassativa. In città non è autorizzata la grande distribuzione di vendita, come prevede il Piano di Governo del Territorio. Questa è la linea che l’amministrazione comunale intende proseguire. Anche a costo di dover affrontare cause giudiziare in Tribunale.

Come sta succedendo per “il caso Esselunga”. “E’ una questione tecnica, piuttosto delicata” premette l’assessore all’urbanistica Daniele Cassanmagnago, prima di spiegare nel dettaglio la delibera con cui la giunta comunale, nei giorni scorsi ha esteso l’incarico al proprio avvocato di fiducia per resistere davanti al Tar ai motivi aggiunti presentati dalla società di Caprotti.

L’Esselunga di via Caravaggio ha infatti presentato ulteriori motivazioni al ricorso già avviato per chiedere l’annullamento della Variante al Pgt. “L’aspetto tecnico aggiuntivo non cambia la sostanza”spiega l’assessore. Cosa chiede il supermercato? In pratica, vorrebbe riorganizzare gli spazi, spostando la linea delle casse in avanti, verso l’ampio ingresso che al momento resta poco sfruttato. Così facendo verrebbero ridistribuiti gli scaffali delle corsi, in modo da avere più spazio a disposizione per la vendita. Non si tratta quindi di un allargamento vero e proprio del capannone, ma di una riorganizzazione interna.

Un allargamento tutto interno al capannone. Il cambiamento, che prevede un ampliamento di circa 300 metri quadri all’interno, porterebbe però a sforare i “famosi” 2500 metri quadri di superficie di vendita: oltre quel limite, per legge, è previsto il passaggio di categoria, dalla piccola e media distribuzione alla grande distribuzione. Cosa non ammessa dal comune di Desio. “Noi abbiamo deciso di resistere al Tar e abbiamo trasmesso tutta la documentazione al nostro avvocato. Vedremo come andrà a finire” dice Cassanmagnago.
P.F.