Monza – «Credo che la prossima sarà una delle più belle stagioni degli ultimi anni». Così Corrado Accordino, direttore artistico del Binario7, che presenterà ufficialmente Teatro+Tempo presente 2012-2013 in una conferenza stampa attesa per la prima settimana di ottobre. «Abbiamo spettacoli come “History boys” – sottolinea – che tra l’altro è un focus sull’argomento dell’adolescenza, dei giovani, del confronto generazionale. E il tema del confronto è un po’ il filo conduttore che non solo questo spettacolo, ma anche altri affrontano, dando così spunti per uno sguardo al futuro, che saranno i giovani ad affrontare». “The history boys”, di Alan Bennett, proposto nella traduzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose è una produzione Teatridithalia che lo scorso anno ha conquistato la giuria del premio Ubu sia come miglior spettacolo, sia per la migliore attrice non protagonista (Ida Marinelli), sia per la categoria nuovo attore under30, assegnata in via eccezionale a tutti e otto i giovani in scena; la regia è di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. “The history boys” è fuori abbonamento, come “Goli Otok. Isola della libertà”, lettura scenica da un progetto di Elio De Capitani e Renato Sarti e “Pitecus” di Antonio Rezza e Flavia Mastella. Grandi ospiti, dunque per il Binario7, che però fa spazio anche a molto di Monza. Accordino è alla regia in tre spettacoli. Due sono una produzione La Danza Immobile: “Assalto ai bambini”, che spiega il direttore «Affronta il tema della manipolazione e del controllo dei massa media»; e poi “Mozart, ovvero il re scorreggione”. «Un tributo, tra sacro e profano a una delle figure più leggendarie di tutta la storia della musica», spiega il regista. “Shakespeare(s) in love” sarà invece curato a più mani, con gli insegnanti della Scuola delle Arti di via Turati. «La grande novità di quest’anno è che per la prima volta la scuola fonda una sua compagnia, dopo quattro anni di successi, in termini di pubblico, ma anche di allievi», dice Corrado Accordino. «Il cast è in via di definizione, ma gli attori nascono proprio in seno alla scuola del Binario7. Ritengo che sia un passo davvero importante per il teatro a Monza». Cosa dovranno aspettarsi i monzesi? «Ogni anno accogliamo le richieste del nostro pubblico, che ci è molto affezionato e ci segue nelle nostre scelte – conclude Accordino – Quest’anno spero di arrivare anche a quella fetta più curiosa che magari ancora non è vicina al teatro. Per dare occasione di riflettere sull’uomo, e il teatro è il mezzo migliore per farlo».
Letizia Rossi
Da Scuola delle arti a compagniaIl gran salto del teatro di Monza
Da quattro anni Scuola delle arti, di nome e di fatto, per avvicinare le persone, ragazzi e non, al mondo della recitazione e del teatro. E' ormai tempo di diventare compagnia teatrale e così sarà da quest'anno, con uno spettacolo nella stagione del Binario 7. Corrado Accordino racconta.