Da lunedì nuovi test ad AustinHonda e Yamaha, sfida infinita

La pista texana ospiterà per la prima volta i maggiori contendenti della motoGp per una serie di prove private. Il direttore della Yamaha, Massimo Meregalli: «Del tracciato non so dire nulla. Comunque, sarà l'ultimo test a Jerez a deliberarare il pacchetto di base con il quale inizieremo la stagione».
Da lunedì nuovi test ad AustinHonda e Yamaha, sfida infinita

Lesmo – Honda e Yamaha di nuovo in pista la prossima settimana sul nuovo tracciato di Austin in Texas. La pista statunitense ospiterà per la prima volta i maggiori contendenti della motoGp per una serie di prove private.
«Poiché il regolamento prevede la possibilità di svolgere questi test, anche noi saremo sul tracciato americano per non lasciare questo vantaggio alla Honda – dice Massimo Meregalli, direttore del team Yamaha – Pensiamo di svolgere il nostro programma solo nei primi due giorni, anche se non escludiamo di prolungare la sosta fino giovedì».

Il circuito di Austin, sede della seconda prova del mondiale in programma il 21 aprile, è una pista nuova, inaugurata lo scorso anno dalle vetture di formula 1: «Del tracciato non so dire nulla, ho visto il lay out ma non posso dire come sarà fino al primo giorno di test» continua il brianzolo. Nessuna simulazione di gara quindi e al momento è confermato solo un programma utile per acquisire esperienza.

«Il test servirà sostanzialmente a far conoscere la pista ai piloti e raccogliere dati che saranno poi impiegati durante il fine settimana della gara – dice Meregalli – Sarà infatti l’ultimo test a Jerez a deliberare il pacchetto di base con il quale inizieremo la stagione».

Nonostante le prove disputate che hanno visto la Honda di Pedrosa precedere seppur di pochi decimi la Yamaha di Lorenzo, Meregalli appare ottimista sulle reali potenzialità della M1 commentando così i recenti test: «Sono abbastanza soddisfatto, abbiamo recuperato il tempo perso a novembre e siamo fiduciosi di fare bene. E’ stato svolto dai nostri tecnici un buon lavoro, abbiamo simulato una gara durante l’ultimo test ed anche nel tempo sul giro, Jorge ha dimostrato di essere molto veloce».

Ciò nonostante, il lavoro nella sede brianzola della casa di Iwata non si ferma: «Anche se c’è sempre da migliorare, rispetto allo scorso anno abbiamo fatto un passo in avanti e telaio, elettronica e motore sono migliorati rispetto alla passata stagione» spiega Meregalli. Positivo anche il clima all’interno del box nel quale vige «il rispetto reciproco tra i due piloti – conclude il brianzolo – entrambi impegnati a sviluppare insieme la moto».
Diego Onida