Concorezzo, cresce la crisi Linkra I licenziati salgono a oltre 150

Un incontro interlocutorio che ha sancito ancora una volta lo stato di crisi in cui versa la Linkra di Concorezzo e tutto il comparto Compel. Un incontro per dire che i licenziamenti saranno più di 150. Più cioè di quelli di cui fino ad ora si è sempre parlato.
Concorezzo, cresce la crisi Linkra
I licenziati salgono a oltre  150

Un incontro interlocutorio che ha sancito ancora una volta lo stato di crisi in cui versa la Linkra di Concorezzo e tutto il comparto Compel. Un incontro per dire che i licenziamenti saranno più di 150. Più cioè di quelli di cui fino ad ora si è sempre parlato.

Il nuovo showdown si è consumato sui tavoli della Provincia di Monza e della Brianza la scorsa settimana. In un’unica sala si sono ritrovati i vertici dell’azienda, i politici e i rappresentanti dei lavoratori. Per conto della politica c’erano tra gli altri il presidente della provincia briantea, Dario Allevi, e il sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo. L’incontro si è svolto in un clima tutt’altro che sereno.

«Erano presenti – riporta un recente comunicato dei sindacati che seguono la vicenda – il presidente della provincia Allevi, l’assessore al lavoro, Enrico Elli, i sindaci di Cornate d’Adda, Concorezzo ed Agrate Brianza, l’amministratore delegato Michel Delagarde e le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori». I rappresentanti delle maestranze, dal canto loro, hanno evidenziato alle istituzioni come sia peggiorata la situazione rispetto al precedente incontro avvenuto nel settembre del 2012: «Tant’è – si sottolinea nella nota – che oggi l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria è pesantemente aumentata e stanno crescendo le preoccupazioni per il mantenimento di tutte le unità produttive e dei livelli occupazionali».

L’azienda, oltre a ricordare che l’ammortizzatore, per Concorezzo scadrà a novembre, mentre per le parti di Compel ad agosto, «ha messo in evidenza che la prospettiva occupazionale e il mantenimento delle attività lavorative dovranno necessariamente subire una diminuzione che sarà superiore a quanto era stato prospettato dal precedente amministratore delegato». Quindi oltre i 150 tagli che da almeno due anni prospettano. Assemblee sindacali sono previste nelle prossime settimane.