Lesmo – Debutto della motoGP questa settimana sulla pista statunitense di Austin per una serie di test privati che hanno visto la partecipazione oltre alle squadre ufficiali di Honda e Yamaha, della Honda di Stefan Bradl e delle due CRT di Blake Young e Michael Barnes.
Tracciato sconosciuto per tutti, l’obiettivo di tecnici e piloti si è focalizzato sull’acquisizione d’informazioni da utilizzare poi in occasione della seconda tappa del mondiale in calendario sul circuito statunitense il prossimo 21 aprile.
In vetta nei riscontri cronometrici le Honda di Marquez e Pedrosa, unici due piloti scesi sotto il limite di 2’04”. Alle loro spalle la Yamaha di Lorenzo davanti a Bradl, Rossi e le due CRT staccate di oltre otto secondi dai migliori. Da rilevare che la Yamaha ha compiuto solo due giorni di prove, ritenendo terminato il suo programma mercoledì.
«Questi test organizzati dalla Honda prevedevano tre giorni, ma sapevamo che per noi sarebbero stati sufficienti solo due giornate – dice Massimo Meregalli, direttore del team Yamaha – «L’obiettivo era di far conoscere il tracciato al pilota e raccogliere più dati possibili per i nostri ingegneri».
Traguardo raggiunto grazie al discreto numero di passaggi, 67 per Rossi e 65 per Lorenzo con quest’ultimo autore anche di long run di 13 giri. E se per Lorenzo, l’ultima giornata l’ha visto compiere un passo in avanti avvicinandosi ai tempi dei rivali, grazie alla ricerca di una diversa impostazione della moto sfruttando una differente configurazione delle sospensioni e forcelle, Rossi ha lamentato la mancanza di aderenza in accelerazione della sua M1 sul quale, ha detto il nove volte campione del mondo, sarà necessario lavorare per colmare il divario.
Ciò nonostante, in casa Yamaha si respira aria di ottimismo: «Siamo fiduciosi dei risultati raggiunti – conclude Meregalli – Abbiamo lasciato Austin con numerosi dati utili ed anche se sappiamo che le condizioni della gara saranno differenti, il test è stato positivo». Saranno ora le ultime prove di Jerez a definire il pacchetto base con il quale Yamaha inizierà la stagione 2013.
Diego Onida