Seveso – Dopo gli Europei anche i Mondiali. Il dominio brianzolo nel ciclismo italiano su pista a livello Juniores raggiunge meritatamente la ribalta iridata. Già durante la massima competizione europea andata in scena in Portogallo, le splendide atlete in forza alla Fiorin di Seveso Maria Giulia Confalonieri di Seregno e Chiara Vannucci di Solaro, in compagnia di Beatrice Bartelloni (Verso l’Iride Maccari Spumanti), avevano dimostrato di essere fortissime, soprattutto per quanto riguarda la specialità dell’inseguimento a squadre, vincendo un preziosissimo oro. Alla rassegna globale in Russia, a Mosca, hanno saputo replicare quanto di buono avevano fatto vedere pochi giorni prima in Portogallo.
Il terzetto ha conquistato uno sfavillante bronzo dietro solo ad Australia, parsa pressoché imbattibile e capace di vincere la finale con ben due secondi di margine, e alle rivali continentali della Russia. L’inseguimento italiano femminile si dimostra dunque di altissimo livello. Il che, viste l’età delle ragazze ancora di categoria Juniores e la coesione del gruppo, è un buon viatico in vista delle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro. Il vero obiettivo dei vertici federali sarebbe dunque preparare a livello professionistico le cicliste di questa fenomenale leva verso la più importante corsa della loro vita, quella olimpica.
A tal proposito, è ancora più luccicante la medaglia d’oro conquistata da Maria Giulia Confalonieri. La seregnese solitamente colorata di verde Fiorin ha saputo dominare la corsa a punti, specialità che preferisce e nella quale eccelle, anche con la maglia della nazionale. E per ben due volte. La Confalonieri si è infatti presentata ai blocchi di partenza del Mondiale con la consapevolezza di essere la miglior europea del lotto, dopo il titolo conquistato in terra lusitana. La sua gara è inizia circa a metà del percorso. È andata in caccia, ha guadagnato tutta sola un giro su un gruppo incredulo e incapace di reagire ed è riuscita a mantenere la testa del plotone per ben 25 tornate. I punti accumulati sono stati 43, la seconda classificata, la messicana Ingrid Drexel ne ha conquistati poco più della metà, 23. Un divario che rende ancora più stupefacente l’impresa dell’azzurrina. Chiara Vannucci sarà ancora protagonista nell’Omnium ma non riuscirà ad andare oltre un comunque soddisfacente settimo posto.
Il bilancio italiano delle medaglie conquistate ai Mondiali su pista di Mosca si ferma dunque a un oro ed un bronzo, entrambi conquistati in larga misura con il prepotente apporto di due atlete brianzole.
Diego Marturano