Cesano, mostra su San Carlo tra storia, attualità e immagini

Rimarrà aperta per tutto il mese di maggio la mostra dedicata a San Carlo Borromeo nell'antica chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno. L'evento è nato dalla collaborazione tra Isal, Istituto per la storia dell'arte lombarda e le cinque parrocchie.
Cesano, mostra su San Carlo tra storia, attualità e immagini

Cesano – L’anniversario della canonizzazione di San Carlo Borromeo diventa occasione privilegiata per riscoprire, accanto all’operato di respiro eccezionale in ambito ecclesiale, anche la sua testimonianza di santità e la sua eredità culturale. Dalla collaborazione tra le parrocchie di Cesano Maderno e l’Istituto per la storia dell’arte lombarda è nata la mostra ”San Carlo Borromeo tra attualità e storia: architetture, immagini e parole”, allestita nell’auditorium Disarò, antica chiesa di Santo Stefano e inaugurata nella serata di mercoledì. Rispettando volumi ed architetture della cornice d’eccezione, l’esposizione si articola in 160 metriquadri di pannelli, con gigantografie, riproduzioni d’arte, documenti storici e tracce espositive, che guidano il visitatore attraverso un ideale viaggio attraverso una sezione storica dedicata alla vita di san Carlo Borromeo, tracciando i contorni della sua riforma ecclesiastica, della peste, delle visite pastorali, dell’Instructionum Fabricae, per terminare con un accento sulla modernità dettato dalle testimonianze dei Pontefici su san Carlo.

La sezione artistica, accanto ad altri capolavori, celebra le tre testimonianze cesanesi doc della complessa e molteplice iconografia di San Carlo, in una parabola che racchiude diverse devozioni. «Abbiamo un primo affresco seicentesco- spiega Ferdinando Zanzottera, Isal- conservato proprio nell’auditorium di un San Carlo benedicente: un’opera realizzata per il luogo di culto. Altro capitolo fondamentale è la tela appartenuta a Maria Luisa Gatti Perer, fondatrice dell’Isal, che è stata acquistata dopo la sua morte dall’amministrazione comunale ed è conservata nelle sale del palazzo Arese Jacini: un simbolo della religiosità colta e privata. Alla devozione popolare si rifà invece l’edicola nel cortile della cascina Moriggiola a Cesano Maderno. L’opera, oggetto di vari rifacimenti, l’ultimo di matrice Ottocentesca, raffigura san Carlo inginocchiato davanti alla Madonna e a Gesù Bambino».

«Dopo aver celebrato la Quaresima e la Pasqua- sono le parole di don Flavio Riva, parroco della Comunità pastorale Pentecoste- abbiamo lavorato su san Carlo e sulla famiglia Borromeo, secondo un filone che ci coinvolge come cristiani e come cittadini». Direttamente coinvolti saranno anche i volontari delle parrocchie, che si rendono disponibili per visite guidate. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 29 marzo ogni venerdì dalle 17 alle 19, il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19,30 e domenica dalle 8,30 alle 13 e dalle 15 alle 19,30. Su prenotazione, invece, le visite guidate.

 Ileana Brioschi