Carate, radon alla maternaAl via interventi di bonifica

Carate – «La situazione è lontanissima dal generare pericolo o preoccupazione». La voce dell’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bertacco, è ferma e calma. La notizia della presenza di una concentrazione di gas radon superiore alla soglia limite raccomandata dall’Unione europea, nel seminterrato della scuola materna di via Agazzi, in settimana è passata di bocca in bocca tra le mamme, generando in alcune timori per la salute dei piccoli utenti della struttura comunale. Tante le telefonate al presidente del comitato di gestione e all’ufficio Istruzione del Comune. Timori comprensibili ma non giustificabili, che l’assessore Bertacco vuole spazzare via al più presto: «I rilievi dell’Arpa sul radon – spiega – durano di norma un anno. Avremmo quindi potuto continuare a utilizzare la palestra in attesa della conclusione della valutazione, ma abbiamo ritenuto doveroso agire in via precauzionale, saputi gli esiti del primo mese di rilevazioni, per scongiurare qualsiasi conseguenza negativa potesse derivare. E’ nel segno della prudenza, eccessiva ma al contempo doverosa, che abbiamo giocato d’anticipo e abbiamo preferito chiedere alla scuola il sacrificio di non usare il seminterrato, che sappiamo essere uno spazio importante per l’attività. Gli spazi usati dai bambini per le attività della scuola non sono interessati alla presenza del gas. Non c’è quindi ragione di preoccuparsi. L’amministrazione comunale ha un senso di responsabilità totale».

All’albo all’ingresso della scuola il comitato di gestione nei giorni scorsi ha affisso la nota con cui l’ufficio Istruzione del Comune, lo scorso 28 gennaio, informava il presidente del comitato di gestione dell’asilo nido comunale, Nino Del Vecchio, e quello della scuola comunale dell’infanzia, Tundo Osvaldo, della situazione riscontrata dall’Asl nel sotterraneo del plesso di via Agazzi. Detto della presenza oltre il limite del gas radioattivo che da qualche anno è stato inserito nell’elenco di quelli da monitorare perché ritenuti dannosi per la salute, la nota informa che «l’ufficio Lavori pubblici ha contattato una ditta specializzata per l’effettuazione dei lavori di bonifica, che si prevede si svolgeranno nella prossima primavera». E che: «Rispetto all’utilizzo degli spazi, l’Asl ha effettuato apposito sopralluogo,verificando la sussistenza dei requisiti per rilasciare l’autorizzazione in deroga, subordinatamente all’avvenuta esecuzione degli interventi di bonifica».

Interventi che, come detto, si svolgeranno in primavera. E’ dunque presumibile che gli spazi sotterranei, adibiti a palestra con tanto di pista ciclabile, saranno di nuovo utilizzabili dal prossimo settembre. L’informazione ai genitori delle quattro sezioni sarà capillare. Il consiglio di gestione, in costante rapporto con gli uffici comunali competenti, sta valutando la possibilità di comunicare ad ogni famiglia notizie utili sul radon e sui suoi effetti, con gli interventi di bonifica che il Comune intende attuare, così da spazzare via ogni timore. Si tratta di creare sfiatatoi per la fuoriuscita del gas. Si attende l’approvazione del bilancio per affidare i lavori, che dovrebbero comportare una spesa di 20mila euro. Per tutto il resto dell’anno scolastico la palestrina resta dunque chiusa. Una catena in cima alla scala interna che dalla scuola porta al seminterrato ne inibisce l’accesso. Il locale del seminterrato era tra l’altro inagibile già dallo scorso anno scolastico per problemi igienico-sanitari: i tecnici dell’Asl aveva rilevato la non idoneità alla permanenza di persone per carenza di “aperture” sull’esterno.
Alessandra Botto Rossa