Carate nostra: resta dentrol’ex consigliere Altobelli

Il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di domiciliari presentata dai legali del politico di Carate Brianza, coinvolto nell'inchiesta sul piano urbanistico della città: «Fatti di indubbia gravità»
«Carate Nostra», sei condanneAltobelli, interrogatorio top secret

CARATE – «Fatti di indubbia e oggettiva gravità». Così si è espresso il tribunale del Riesame di Milano che ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari presentata per l’ex consigliere comunale Maurizio Altobelli dall’avvocato modenese  Mario Marchio.
Il legale aveva presentato l’istanza la scorsa settimana dopo quasi due mesi di detenzione nel carcere di Monza del suo cliente, arrestato per presunta corruzione insieme ad altre 5 persone nell’inchiesta del pm monzese Donata Costa, denominata “Carate Nostra”, che avrebbe smascherato un presunto giro d’affari e mazzette  intorno al Pgt di Carate Brianza.
I giudici milanesi hanno ritenuto grave la condotta assunta da Altobelli quand’era consigliere comunale in occasione di scelte urbanistiche che avrebbero avvantaggiato,secondo gli inquirenti, l’interesse privato rispetto a  quello pubblico, confermando, in sostanza, l’ordinanza del gip. Il Riesame ha giudicato irrilevante il fatto che Altobelli sia dimesso dalla carica pubblica, elemento «che non ha valore come ha dimostrato un altro coindagato che nell’inchiesta assume la veste di privato corruttore e che in passato ha ricoperto la carica di consigliere comunale e ora è agente immobiliare».
Federica Vernò