Monza – Fumata nera nella trattativa tra sindacati e Bessel Candy relativamente alla fabbrica di Santa Maria Hoè. L’incontro di stamattina in Confindustria Monza e Brianza si è, dunque, chiuso con un nulla di fatto, con entrambe le parti ferme sulle posizioni di partenza: la dirigenza di Candy, infatti, ha confermato la volontà di chiudere il sito per spostare la produzione in Cina. I sindacati, da parte loro, chiedono invece il mantenimento della produzione in provincia di Lecco. Anche perché l’azienda non si trova in stato di crisi e la scelta di delocalizzare dipende esclusivamente dai minori costi di produzione: in Cina infatti un operaio costa soltanto 1 euro e 80 centesimi all’ora, mentre in Italia la retribuzione è circa venti volte maggiore. La cessazione dell’attività significherà 200 esuberi, ovvero tutti i lavoratori della fabbrica del marchio Candy, che in 50 anni ha dato lavoro a intere famiglie: ancora oggi sono più di una ventina le coppie nell’organico di Bessel, che rischiano di finire sul lastrico. E proprio un centinaio di lavoratori questa mattina ha dato vita ad un presidio fuori da Confindustria, in attesa di buone notizie, che non sono arrivate. La trattativa sarà ripresa il prossimo 27 giugno.
Candy Bessel, nulla di fattodall’incontro in Confindustria
Fumata nera nella trattativa tra sindacati e Bessel Candy relativamente alla fabbrica di Santa Maria Hoè. L'incontro di stamattina in Confindustria Monza e Brianza si è, dunque, chiuso con un nulla di fatto.