Burago, Versace chiude l’attivitàSettanta persone senza lavoro

Burago, Versace chiude l’attivitàSettanta persone senza lavoro

Burago Molgora – Caso Versace: è ufficiale i 70 di Burago rischiano il posto. Le indiscrezioni erano state confermate già dopo le prime ore di sciopero, venerdì scorso. Il sito di Burago verrà chiuso è il messaggio che è arrivato dai dirigenti della griffe: «Quello che ci avevano detto dalla riunione di Novara è stato ribadito dai vertici dell’azienda – ha detto Antonio Sabato, rappresentante sindacale della Cgil – Burago è diventato un polo produttivo superfluo». In sostanza le linee guida tracciate dalla maison italiana prevedono l’accorpamento di una minima parte della struttura di Burago Molgora alle dipendenze di Novara e Milano. «Durante l’incontro di venerdì 13 i rappresentanti dell’azienda ci hanno fatto capire di aver fatto il passo più lungo della gamba – spiega ancora Sabato – le loro aspettative sul mercato non si sono realizzate. Si sono giustificati dicendo che fino adesso hanno trattato i tre siti italiani come tre aziende diverse, prevedendo un determinato profitto che non si è realizzato. Così ora hanno strutture, a volte triplicate, rispetto alle loro esigenze».

Secondo quanto emerso dall’incontro il cambiamento di rotta sarà deciso: abbandonare il ‘super-lusso’, quello che ha portato a realizzare gli interni per la Lamborghini e per elicotteri Augusta. Dall’azienda però questa circostanza non viene confermata pienamente: «La Versace rimarrà un brend di alto livello, non sceglierà un target di mercato più basso».

Ma nell’incontro di venerdì i sindacati hanno avanzato una domanda stringente: «Perché al posto di ragionare in termini di teste da tagliare, non si ragiona in termini di soldi da risparmiare? Perché se conoscessimo la cifra che si vuole risparmiare, forse, si potrebbero individuare, con lo stesso risultato, più dirigenti che operai da lasciare a casa». Dalla Versace non sono arrivate risposte precise: «Stiamo valutando la situazione nel suo complesso, attualmente in Versace lavorano 1300 persone in tutto il mondo e lo sguardo non può che essere globale».

Ora l’agenda dei sindacati si riempirà di incontri. Il primo è già fissato per domani a Milano. Le rappresentanze sindacali dei tre siti italiani si riuniranno per capire come muoversi e cosa fare nell’immediato futuro. Sarà Burago a dettare priorità nella lotta sindacale e nelle trattative? «Siamo quelli che rischiano di più, con 70 dipendenti a rischio – conclude Sabato – Di questi solo pochi verranno inseriti nello stabilimento di Novara. Saremo in prima linea». L’azienda, dal canto suo, non ha ancora presentato il piano di ristrutturazione, né la domanda formale di mobilità per i lavoratori. A quanto si sa, però, dalla riunione di domani verrà formalizzata una data nella quale i sindacati e l’azienda si incontreranno per entrare nel dettaglio del piano.
Lorenzo Merignati