Brugherio, la scuola è in ritardoAl nuovo polo mancano 2 milioni

Province, Monza torna con MilanoBilancio all’osso, saltano i progetti

Brugherio – Erba alta e nemmeno un operaio al lavoro: in via Rodari, a sette mesi dall’inaugurazione del cantiere per la costruzione dell’istituto superiore, resta solo il basamento su cui è stata posata la prima pietra. E in Provincia non fanno previsioni sulla data prevista per l’avvio dei lavori: prima devono reperire 1.800.000 euro necessari ad integrare il progetto stilato lo scorso anno. Lo ha spiegato martedì al consiglio brianzolo l’assessore al Patrimonio Fabio Meroni: «A novembre abbiamo benedetto la prima pietra senza sapere che il piano ereditato da Milano doveva essere perfezionato – ha detto – Il ritardo non è dovuto a nostre colpe, ora cercheremo di sensibilizzare l’assemblea provinciale affinché trovi le risorse necessarie a rimpolpare i 4.700.000 euro del finanziamento iniziale».

Le strade aperte per aggiustare il tiro sono diverse, a partire da una variazione di bilancio che potrebbe essere presentata nelle prossime settimane. La metà della somma mancante servirà a completare il progetto previsto per il primo lotto, l’altra a migliorare la classe energetica dell’edificio che potrebbe essere alimentato a energia geotermica e fotovoltaica ed essere attrezzato per il riutilizzo delle acque meteoriche. Oltre alla brutta sorpresa sul piano economico, l’ente brianzolo ha dovuto far fronte alle lungaggini burocratiche causate dal passaggio degli incartamenti da una provincia all’altra, di certo non favorito dall’atteggiamento di Palazzo Isimbardi. Per mesi i tecnici milanesi non hanno fornito i verbali relativi alla costruzione della scuola e solo a marzo è stata perfezionata la novazione del mutuo, ovvero il passaggio da un capoluogo all’altro dei contratti e degli impegni assunti con la Cassa depositi e prestiti.

Per ora l’unica certezza è che l’istituto non aprirà i battenti prima della stagione scolastica 2012-2013, dato che quando il cantiere entrerà in funzione si sarà accumulato un ritardo di almeno un anno sulla tabella di marcia. Il primo lotto prevede la realizzazione di una trentina di aule, di quindici laboratori e della biblioteca. Il progetto dovrebbe essere completato da un secondo intervento che, però, potrebbe anche non partire. Dipenderà molto da come la scuola sarà inserita nel piano provinciale dell’offerta formativa e da quale indirizzo sarà avviato: la decisione finale dovrebbe essere presa nei prossimi mesi. Per il momento resta in piedi l’ipotesi che il plesso, almeno inizialmente, possa funzionare come una sede distaccata del liceo monzese Carlo Porta. Se così sarà a Brugherio potrebbero partire i corsi linguistici, proposta gradita ai genitori che alcuni anni fa l’avevano indicata in un sondaggio, assieme allo scientifico-tecnologico, in cima alle loro preferenze.
Monica Bonalumi