Caponago – Ci sarebbe un corto circuito all’origine dell’incendio che ha bruciato il presepe di Caponago. Lo dicono dalla parrocchia cittadina riferendo che carabinieri e vigili del fuoco, intervenuti lunedì per spegnere le fiamme, non avrebbero trovato nulla che possa far pensare a un atto doloso. All’azione di vandali, come era stato ipotizzato in un primo momento. L’allarme è scattato verso la mezzanotte quando le fiamme avevano cominciato a mangiare le statue della natività allestita nel fine settimana nel giardino del parroco don Luigi Vanin.
«Si è trattato, con ogni probabilità, di un corto circuito – comunica don Stefano – Questo ci solleva un po’ l’animo. Mi sento comunque di condividere i sentimenti sinceri che sono stati espressi oggi, che dicono un legame profondo con la tradizione natalizia e con lo spirito del Natale cristiano. Abbiamo molto modi per esprimere e condividere il vero spirito natalizio. Se questo fatto ci ha comunque mosso il cuore e ci ha fatto percepire bruscamente quanto siano importanti per noi questi valori, facciamo in modo che essi non rimangano soltanto una manifestazione emotiva del momento, ma si traducano concretamente nella nostra realtà quotidiana».
Brucia il presepe di CaponagoCausa probabile un corto circuito
Ci sarebbe un corto circuito all'origine dell'incendio che ha bruciato il presepe di Caponago. Lo dicono dalla parrocchia cittadina riferendo che carabinieri e vigili del fuoco non avrebbero trovato nulla che possa far pensare a un atto doloso.