Bimba di due anni rapita a BrioscoLa mamma si rivolge a Napolitano

Un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Così la 31enne Marzia Tolomeo di Briosco spera di riportare a casa la figlia Martina, 2 anni, rapita dal padre il 29 maggio e portata in Tunisia: «Chiedo direttamente al nostro Presidente di intervenire»
La Tunisia nega l’affido esclusivoBriosco, Martina un po’ più vicina

Briosco – Tutti uniti per riportare a casa Martina. Dopo il silenzio-stampa consigliato dall’avvocato comasco Lucio Levi, Marzia Tolomeo ora fa un appello direttamente al Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano: «Chiedo direttamente al nostro Presidente – ha detto la mamma 31enne con casa a Briosco – di poter intervenire, di aiutarci, soprattutto perché c’è una bimba di due anni che è stata portata via dalla sua mamma e che ora si trova all’estero. Napolitano è stato molto sensibile nei giorni scorsi verso il popolo tunisino e ha fatto un appello all’Italia affinché ci sia solidarietà. Io chiedo, in quanto cittadini, di essere aiutati. Non sappiamo più cosa fare, non sappiamo più a chi rivolgerci. La Farnesina e l’ambasciata sono intervenute, ma solo tentando di mettersi in contatto con il papà, con Hassen e nulla più. Vorremmo un aiuto più concreto perché sono già quattordici giorni che Martina, una bambina italiana di due anni, non è più con la sua mamma e la sua famiglia».

La situazione di Martina Abdeljelil purtroppo non è migliorata, anzi. Domenica 29 maggio, la piccola è stata portata in Tunisia dal padre, 35 anni con casa a Giussano. Un messaggino con scritto “faccio tardi” e poi una chiamata con un numero tunisino hanno reso realtà quello che Marzia temeva da tempo. Nei giorni seguenti, telefonate, pianti della bimba e tentativi di far ragionare il papà non sono serviti: Hassen ha detto a Marzia che non ha intenzione di tornare in Italia.
La giovane mamma è in costante contatto con l’ambasciata italiana di Tunisi e con la Farnesina, ma pare che ci sia solo e soltanto una soluzione: ossia che Marzia Tolomeo si rechi in Tunisia per dialogare direttamente con le autorità consolari e con lo stesso Hassen. Ma la Tunisia, attualmente, è un paese molto instabile sotto il profilo del governo e con diverse difficoltà di ordine pubblico. Marzia non ha altra scelta. In questi giorni, probabilmente, verrà depositata una querela da parte del legale della brioschese ai danni di Hassen: non più sottrazione di minore, bensì sequestro di minore.

La bambina, infatti, aveva il divieto di espatrio, non poteva dormire lontano dalla mamma e, da sentenza di tribunale, poteva vedere il suo papà due volte alla settimana e la domenica ogni 15 giorni. Marzia Tolomeo continua però a volere il dialogo perché è su questo che si può basare il bene di sua figlia: ha promesso che qualora Hassen dovesse tornare in Italia, ritirerà la querela, ponendo fine a una guerra inutile. La brioschese ha dovuto assumere anche un’avvocatessa tunisina per avviare le pratiche del processo in Africa e anche la situazione economica non è delle migliori. Nei prossimi giorni, si conosceranno meglio le mosse che Marzia dovrà fare per riportare a casa Martina.
Elena Sandrè