Brugherio – Lunedì scorso l’anteprima al Salone del libro di Torino e i primi indizi (tipo «Si mangiava il cinghiale bianco arrosto…»). Poi, una lunga settimana di silenzio, per far crescere la suspence. Ora “Parola Cantata” si svela e mantiene le promesse con grandi nomi: l’happening della musica d’autore orchestrato dall’ex voce dei La Crus Mauro Ermanno Giovanardi per la sua seconda edizione porterà a Brugherio Franco Battiato ed Enrico Ruggeri, poi Cristina Donà, Manuel Agnelli (senza Afterhours), Nathalie e i Perturbazione. La manifestazione manterrà la struttura già rodata nel 2010, con una variazione nella Domenica del villaggio che non sarà più dedicata alla parola dialettale ma alla parola parlata. E con l’introduzione di due importanti tributi e un palco dedicato ai giovani emergenti.
Venerdì di Venere – Il sipario si alzerà il 17 giugno, Venerdì di Venere, con un’altra novità: la mostra fotografica di Shirin Amini, compagna di Niccolò Fabi, dedicata alle “Immagini e parole di Lulù”, scatti del 30 agosto 2010 al concerto benefico dedicato alla piccola Olivia, scomparsa il luglio precedente per una meningite fulminante.
Nel Venerdì di Venere anche la presentazione del libro-cd di Michele Monina “Anatomia Femminile” con l’omaggio di ventidue cantautrici a una parte del corpo e le fotografie di Zoe Vincenti. Poi il “Premio Bianca D’Aponte” e i concerti di Nathalie, vincitrice di X-Factor 2010, Cristina Donà, Paola Turci, Susanna Parigi e Patrizia Laquidara, presentato dalla speaker radiofonica Ketty Passa.
Sabato di Saturno – Il sabato sarà sempre di Saturno: si parte con Franco Battiato, ospite d’onore del primo “Pranzo con l’autore” (a posti limitatissimi e da prenotare); il giornalista Enzo Gentile accompagnerà Matteo Guarnaccia nella presentazione del nuovo libro “Bob Dylan Fun Book”; Marco Ferradini (l’indimenticato autore di “Teorema”), presenterà “La mia generazione”, disco tributo ad Herbert Pagani. All’ora dell’aperitivo, Manuel Agnelli, Brunori sas e Luca Madonia, ospitati dai divani della Casa del Popolo, parleranno dei diversi approcci alla scrittura di una canzone. Alla sera in Villa Fiorita Niccolò Vecchia, giornalista musicale di Radio Popolare Network, introdurrà i concerti: Mauro Ermanno Giovanardi svestirà per una sera i panni di direttore artistico per esibirsi insieme a Luca Madonìa, Manuel Agnelli, Brunori sas e Amour Fou.
Domenica del villaggio – La Domenica del villaggio, il 19 giugno, chiuderà il festival con “Parola parlata”. A partire dal secondo “Pranzo con l’autore”, questa volta con Enrico Ruggeri. E poi un dialogo sulla storia attraverso la canzone grazie a “Quella strana gioia di vivere. Felicità, storia e canzoni nell’Italia della ricostruzione” con Paolo Colombo e Gioachino Lanotte. Massimo Cotto (giornalista musicale/scrittore/conduttore radio/televisivo) presenterà il suo “Grande libro del Rock (e non solo)” con Claudio Agostoni, responsabile della redazione musicale di Radio Popolare, mentre Enrico De Angelis, responsabile artistico del Club Tenco, chiacchiererà con Giovanardi intorno alla figura di Piero Ciampi (che i La Crus avevano già omaggiato con una intensa interpretazione de ”Il vino”).
La finale del concorso nazionale “L’Artista che non c’era” a cura della rivista Isola chiuderà Parola Cantata 2011. Ospiti i Perturbazione in versione acustica.
Il direttore – «Dopo la bellissima esperienza dello scorso anno – spiega Mauro Ermanno Giovanardi, reduce dal successo del festival di Sanremo – abbiamo deciso di replicare il festival mantenendo la divisone “di genere” delle tre giornate ovvero: femminile il venerdì, maschile il sabato e infine l’unione dei due nelle parole cui è dedicata la domenica. Siccome il mondo è maschilista, e quello della musica rock non fa eccezione, mi è sembrato importante dedicare un’intera giornata alla parola femminile, perché, come nel quotidiano, nella vita di tutti i giorni, vorrei che ci fosse più spazio per le donne, vorrei che ci fossero molte più quote rosa E proprio perché le parole rimangano al centro del festival abbiamo deciso che i set saranno esclusivamente acustici, proprio per dare più forza alla parola, ai testi, all’autoralità».
Chiara Pederzoli