Monza – Bolle d’asfalto in pista, gestione ‘allegra’ dei biglietti, usura. Tra le carte dell’inchiesta sullo scandalo Autodromo, però, spunta anche un’altra accusa, riguardante reati a fondo sessuale. E’ vicenda estranea alla gestione del tempio dei motori monzese, ma mette in seri guai un funzionario della Sias, la società che gestisce le atticità dell’autodromo.
Si tratta di Franco Becchere, 70 anni, che di Sias cura i conti. Dal sequestro dei computer in uso a Becchere, anche quelli nella sede monzese della sede Sias, si apprende da un’annotazione di polizia giudiziaria finita agli atti dell’inchiesta, è emersa infatti la presenza di «immagini di natura pornografica». Tra queste anche immagini di minorenni. E non immagini detenute inconsapevolmente, ma custodite sul computer in alcune cartelle personali. Addirittura, dall’analisi del materiale sequestrato emergerebbe che il funzionario Sias era solito andare in ‘chat’ con minorenni, e che avrebbe pagato somme di denaro in cambio di foto oscene. Sul caso indaga la Procura di Milano, competente per i gravi reati di detenzione e materiale pedopornografico.
L’inchiesta – Sul fronte dell’inchiesta relativa alla gestione personalistica dell’Autodromo, come sostengono i pm Caterina Trentini, e Walter Mapelli, le carte sembrano rivelare un ambiente inquinato dagli interessi personali. Opportuno verificare, come segnalano negli atti gli investigatori della Guardia di Finanza di Monza, «se l’acquisto di quote di una società che esercita Giochi on line non sia incompatibile con la carica di direttore generale della Sias spa, società che gestisce eventi sportivi di rilevanza mondiale, collegati anche al mondo delle scommesse».
Il riferimento, chiaro, netto, è alla vicenda che vede indagato Enrico Ferrari (da più di 30 anni direttore dell’autodromo di Monza tramite Sias, società posseduta dall’ente pubblico Ac milano) per il reato di usura nei confronti di un imprenditrice.
Scanagatti e Guaitamacchi – «Di certo tutte queste vicende non contribuscono a creare il clima adatto per programmare e dialogare », commenta il sindaco Roberto Scanagatti. «Siamo in attesa di decisioni da parte di Sias e Aci. Prima si chiarisce la situazione, meglio è». Sulle decisioni da prendere torna anche l’ex presidente della Sias, Paolo Guaitamacchi, che proprio a Carlo Edoardo Valli aveva indirizzato una lettera aperta, sollecitandolo ad agire. «Non mi ha risposto nell’ultimo anno, non credo lo farà ora. Tutto quel che sta emergendo non è una sorpresa, anche se alcuni risvolti non me li sarei aspettati. Anche i sassi sapevano che la gestione dell’autodromo non avveniva in modo trasparente. A questo punto spero solo che non si aspetti che “il fico cada dalla pianta”, ma si agisca subito. Io di nuovo in Sias? Le condizioni sono molto difficili, ma in futuro chissà».
Federico Berni
Stefano Arosio