Brugherio – Si chiama Vincenzo D.B., ha 38 anni, è sposato e incensurato. Vive a Napoli, ma pare che negli ultimi mesi non abbia disdegnato brevi soggiorni in Brianza. I carabinieri della stazione di Brugherio ne sono certi: è lui uno dei diabolici truffatori di anziani che imperversano in città da diversi mesi, raggirando le prede e sottraendo i loro risparmi con la scusa di essere un «amico del figlio». Farebbe parte di un gruppo più ampio, una sorta di clan napoletano dedito alle truffe ai danni degli anziani brianzoli e milanesi.

Le manette sono scattate lunedì sera in una stazione dei treni milanese. È qui che il 38enne è approdato, arrivando da Napoli. I carabinieri di Brugherio lo hanno aspettato e ammanettato eseguendo un ordine di carcerazione emesso dal Gip del Tribunale di Monza. La magistratura ha infatti concordato pienamente con l’impianto investigativo dei carabinieri, costruito in mesi di lavoro, a partire dal mese di febbraio. Ora il napoletano è in carcere con l’accusa di truffa, ma le indagini dei militari sono ancora in corso perché i confini del fenomeno pare siamo più estesi.

Il 38enne infatti sarebbe una sorta di uomo-fantasma, che coordinava i colpi, controllava che tutto filasse liscio, ma senza mai metterci la faccia. Ad agganciare materialmente le vittime è sempre stato un altro uomo. Tre i casi accertati a Brugherio, due a segno per mille e 4mila euro. Lungo l’elenco che i carabinieri stanno passando al vaglio per verificare se siano attribuibili all’arrestato di lunedì. Si tratta di truffe consumate a Rodano, Rho, Cesate, Vanzago, Paderno Dugnano, Senago e Segrate, tutte quest’anno, per cifre tra i 500 e i 5.500 euro.

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