Arrestati i tre figli di Vivacqual’imprenditore ucciso a Desio

Ci sono anche i tre figli di Paolo Vivacqua, l'imprenditore siciliano assassinato a colpi di pistola da ignoti qualche mese fa a Desio, tra gli undici arrestati dalla Guardia di finanza di Milano nell'ambito di una indagine che ha portato alla scoperta di una frode fiscale per circa 600 milioni di euro.
Azienda fallita, debiti milionariSequestri a Monza e Seregno

Desio – Ci sono anche i tre figli di Paolo Vivacqua, l’imprenditore siciliano assassinato a colpi di pistola da ignoti qualche mese fa a Desio, tra gli undici arrestati dalla Guardia di finanza di Milano nell’ambito di una indagine che ha portato alla scoperta di una frode fiscale per circa 600 milioni di euro.

I tre, residenti a Seregno e Lissone, farebbero parte di una organizzazione criminale operante prevalentemente nella provincia di Monza e Brianza, fortemente ramificata nel settore del commercio del materiale ferroso che, attraverso la creazione di società «cartiere», cioè soggetti economici privi di una vera e propria struttura imprenditoriale, rappresentate da meri prestanome, o avvalendosi di società parzialmente operative, hanno fornito fatture per operazioni insesistenti a numerose società e ditte compiacenti, operanti nello stesso settore, soprattutto nel nord Italia.

Evase con questo sistema imposte dirette per oltre 200 milioni. I soldi «risparmiati» sono stati reinvestiti in società immobiliari, attività commerciali auto di lusso e immobili intestati fittizziamente a prestanome. Eseguite numerose perqiusizioni e sequestri in tutta Italia di immobili, quote societarie, conti correnti e polizze vite per milioni di euro oltre a una Ferrari 360 spider. Individuate infine 18 persone facenti parte a vari titolo dell’associazione a delinquere.