Arcore – Stop al traffico d’ingresso in via San Martino. Lo hanno deciso amministratori, tecnici e polizia locale mercoledì scorso, durante una conferenza dei servizi sulla spinosa questione della viabilità in via Roma. La situazione è critica, insomma, e come hanno spiegato sabato scorso in conferenza stampa il sindaco Rosalba Colombo e l’assessore alla partita Maurizio Bedendo occorrono interventi correttivi rispetto al progetto in corso di realizzazione. Quando le ordinanze saranno pronte, tanto per cominciare, gli automobilisti in transito su via Monte Rosa non potranno più immettersi su via San Martino nella fascia oraria di punta.
Il provvedimento è ancora da perfezionare, ma l’orario dovrebbe essere quello tra le 17.30 e le 19.30, ovvero quando il centro città si trasforma in un inferno con notevole incidenza dei veicoli in arrivo su via Roma da via San Martino. Per via della posizione e conformazione della rotonda, infatti, il flusso che proviene dalla villa del premier si immette con precedenza in rotatoria costringendo alla paralisi il flusso in arrivo dal semaforo di via Casati. La direttrice, per quanto contorta, viene così utilizzata con grande gioia da chi è diretto a Lesmo e usa Arcore come scorciatoia, anziché restare imbottigliato lungo via Monte Rosa, in attesa della tanto sospirata rotonda di Peregallo. A passarsela male è anche chi cerca di infilarsi in via Roma da via Gorizia, nei pressi della biblioteca. Qui, negli orari di punta, il traffico non è mai mancato, ma da quando la viabilità di via Roma è finita sotto i ferri, le code arretrano quasi fino a piazza Pertini. “Per risolvere questa parte del problema -ha spiegato Bedendo- vieteremo alle auto in arrivo dalla piazza della chiesa di proseguire verso la biblioteca. In sostanza gli automobilisti saranno obbligati a svoltare a sinistra per immettersi sulla ex statale 36”.
Entrambi i provvedimenti dovrebbero entrare in vigore a breve, ma con carattere temporaneo. “Non sarebbe saggio adottare soluzioni precipitose -ha commentato la Colombo sabato scorso- che magari poi ci costringerebbero a ripensamenti e spese inutili. Capisco l’esasperazione dei cittadini che ci chiedono una soluzione, ma prima vogliamo analizzare bene la situazione”. Secondo la Colombo, a compromettere seriamente la funzionalità del progetto in corso, già poco gradito alle sinistre, sarebbe stata la cancellazione della seconda rotonda in via Casati, per mancanza di soldi. La decisione avrebbe reso zoppo il piano con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Valeria Pinoia