Archeologi da Biassono a SpoletoTrovati reperti alla rocca Albornoz

Biassono protagonista nella campagna di scavi attorno alla rocca Albornoz di Spoleto. Alcuni membri del Gral hanno concluso lo scavo annuale nella necropoli longobarda all'interno della prima cinta di mura della rocca.
Archeologi da Biassono a SpoletoTrovati reperti alla rocca Albornoz

Biassono – Il museo civico di Biassono, con personale reclutato tra i soci del gruppo ricerche archeologiche del Lambro, ha concluso con successo la campagna di scavo annuale nella necropoli longobarda all’interno della prima cinta muraria della rocca Albonoz a Spoleto. Lo scavo è stato diretto dal conservatore del museo, Ermanno Arslan, dal vicepresidente del centro italiano di studi sull’AltoMedioevo di Spoleto, Letizia Pani Ermini, dal docente di archeologia medievale all’Università La Sapienza di Roma, Francesca Romana Stasolla.

Nel corso dei lavori è stata recuperata, per la prima volta in Spoleto, una serie di preziosi documenti, le decorazioni in ferro ageminato della cintura porta spada, di un guerriero longobardo di VII secolo d.C. La presenza di un corredo ha confermato la collocazione di una necopoli sul colle che domina la città, dove era in antico l’acropoli di età etrusca e romana, la Chiesa medievale di Sant’Elia, della quale già si conoscevano le fondazioni e infine la Rocca poderosa, voluta nella sua struttura attuale dal cardinale Albornoz nel XV secolo, che fu data in feudo a Lucrezia Borgia, che vi soggiornò.

I primi recuperi di materiali longobardi, oltre a confermatre la datazione ad età longobarda (fine VII/ VIII secolo) della necropoli, della quale si riconsocono ancora alcune fosse, indicano la quasi certezza che la prosecuzione dei lavori nelle aree non ancora scavate restituirà una preziosa documentazione che mancava a Spoleto. I lavori quindi proseguiranno con entusiasmo nel 2012, sempre con la fondamentale collaborazione dei “longobardi” di Biassono.

Il ducato di Spoleto fu tra i più antichi e potenti dei longobardi in Italia, citato nella storia, anche di Paolo Diacono, dalla fine del VI secolo. Diede i natali a Guido di Spoleto, re d’Italia e Imperatore Romano-Germanico, incoronato a Roma nell’891. I preziosi materiali sono attualmente in restauro. Appena ne saranno disponibili foto e disegni, i protagonisti proporranno in una conferenza pubblica i risultati dei lavori del 2011 e i programmi per il 2012.