Allarme siccità in Brianzaagricoltura in ginocchio

La siccità mette a dura prova i raccolti. La mancanza d'acqua mettono a rischio le colture di ortaggi e i grandi campi di cereali. Gli agricoltori dovranno fare i conti con la scarsità dei raccolti.
Allarme siccità in Brianzaagricoltura in ginocchio

Lazzate – La siccità di questa calda estate sta mettendo a dura prova i raccolti: solleone e mancanza d’acqua mettono a rischio tanto le colture di ortaggi, quanto i grandi campi di cereali, come ci spiega Giuseppe Bitturini, della Gb Orticoltura di Lazzate. “Per quanto riguarda i prodotti da orto, come possono essere peperoni, pomodori e zucche, il sole sta creando delle ustioni, delle macchie sulla superficie del frutto che provocano marcitura all’interno. Mentre per quanto riguarda i cereali, dove non è sempre possibile avere la giusta irrigazione, non riuscendo con continuità a portare acqua meccanicamente e soffrendo per la povertà delle precipitazioni, si creano delle difficoltà di crescita della pianta con minore produzione di granaglie. Indicatore evidente della problematicità sono le foglie del mais: come potete notare in ogni campo della zona, le foglie sono contorte e chiuse su loro stesse per mantenere il più possibile all’interno l’umidità. Per salvare il raccolto dobbiamo affidarci al tempo, ma quest’anno abbiamo condizioni di siccità estrema”. Specialisti nella coltura delle patate, a Lazzate c’è preoccupazione anche per la produzione dei tuberi. “Le patate più in superficie, nonostante siano ricoperte da uno strato di terreno, soffrono comunque di ustione, ovvero sono scottate, meno turgide e sicuramente sollecitate da queste temperature molto elevate”. I danni non sono ancora quantificabili, ma gli agricoltori dovranno sicuramente fare i conti con un raccolto deficitario, sempre aspettando le piogge salvatrici: “Sicuramente avremo delle produzioni inferiori sia in ambito di cereali, sia in ambito di orticoltura. Basti pensare che per i prodotti da orto, abbiamo addirittura un’ustione pari al 50-60% del prodotto”.
Diego Marturano