Caponago – Saranno licenziati in 45 alla Sira di Caponago. Questo è un fatto. Tuttavia i lavoratori dell’azienda di telecomunicazioni stanno lottando per avere la migliore “buona uscita” possibile. E lo hanno fatto anche martedì 10 maggio, con due ore di sciopero. A confermare la circostanza è Moreno Rezzano della Fiom Cgil: «L’azienda vuole dare ai lavoratori un incentivo all’esodo di 15mila euro – ha detto nell’immediatezza della protesta – 5mila in meno di quanti ne ha dati a coloro che in queste settimane avevano già deciso di licenziarsi autonomamente».
In totale nella società di telecomunicazioni sono impiegati circa 150 dipendenti, divisi sostanzialmente in due reparti, il cosiddetto il “broadcasting” e il “telecom”. È proprio in quest’ultimo reparto che si concentreranno tutti gli esuberi. Esuberi che per la quasi totalità coinvolgono manodopera femminile.
«Mercoledì 18 maggio avremo un nuovo incontro in Assolombarda con la proprietà – ha spiegato lo stesso Rezzano – in quell’occasione vedremo se l’azienda avrà cambiato la sua posizione». La Sira, una multinazionale tedesca, taglierà 45 posti di lavoro poiché ha deciso di spostare diverse commesse in Romania per una questione di competitività.
Alla Sira 45 licenziamentiSciopero per buonauscita
Due ore di sciopero martedì alla Sira di Caponago. L'azienda tedesca di telecomunicazioni, per mancanza di commesse, ha deciso di licenziare 45 persone. Ma sull'incentivo all'esodo trattiene 5mila euro sui 15mila dati a chi se ne è andato volontariamente.