Albiate e la strada franata nel 2010«In via Gatti soli come dei cani»

I residenti di via Gatti non ce la fanno più a sopportare. Da due anni la strada davanti alle loro case è franata. E ancora nulla è stato fatto per rimetterla a posto. Anzi, il senso unico deciso all'indomani del crollo, li ha resi ancora più isolati. Ecco le loro parole.
Albiate e la strada franata nel 2010«In via Gatti soli come dei cani»

Albiate – Non solo per il senso unico: le proteste di alcuni residenti di via Gatti che, parola loro, si sentono «dimenticati dal Comune», fioccano adesso anche per episodi di spaccio e abbandono rifiuti. Sono i giovani a lanciare l’ennesimo appello affinché qualcosa si muova per «tornare alla normalità».

Chi vive in via Gatti, al confine con Sovico, è stanco di aspettare. «Sono due anni ormai che c’è questo senso unico» afferma Riccardo Leoni «ci sentiamo cittadini di serie B eppure anche noi paghiamo le tasse come tutti. Ci sentiamo ignorati, presi in giro dal Comune». Esce di casa col suo fido amico a quattro zampe Rambo. Vuole farsi scattare una foto con lui. «Quando porto fuori il cane, costeggio la mura che ancora non è crollata, ma che presto lo farà se non la sistemano in tempo» dice mentre ci mostra rifiuti gettati nel verde.

«Vedi» e ci indica un foro enorme nella mura «di notte passano in macchina e gettano i sacchi dell’immondizia facendo canestro, di sotto, nel dirupo che costeggia il Lambro. Ma i rifiuti abbandonati sono ovunque, anche sullo sterrato posto tra le abitazioni e il parco di Villa Campello. «Ora ci sono cassette di plastica, tempo fa c’erano vecchie batterie di auto usate, forse rubate. Alle spalle della vecchia centralina Enel, di notte spacciano. Chi li vede?».

A spasso con Rambo, l’umore è nero: «Non so cosa dire, se aspettano ancora un po’ a sistemare questa strada, ci rimetteranno anche le nostre case». Altri due ragazzi, Roberto Cammarasana e Andrea Febbraio, sono nel box auto ad armeggiare. «Sono cresciuto qui e so bene come si vive -racconta Roberto- è un disagio enorme. Con il senso unico sono costretto a fare il giro per entrare nella mia casa che si trova ad inizio via. Assurdo. Non posso più nemmeno parcheggiare l’auto nello spiazzo esterno».

L’amico Andrea è scoraggiato. Ci mostra gli appezzamenti di terra alle spalle delle loro abitazioni: «Una volta erano orti, poi – anni fa- c¿è stato impedito di poterli coltivare. E da quel momento l’erba cresce a dismisura e tempo fa si trovavano anche i topi». Mentre parliamo, una macchina con due anziani a bordo, non rispetta il senso unico. Proviene da Sovico. Contromano, rischio altissimo. «È la normalità -afferma Roberto- qualche volta ci sono i vigili e danno le multe, ma non è cambiato niente. Di giorno, ma soprattutto di sera».

Il senso unico di via Gatti, istituito con apposita ordinanza per ragioni di sicurezza dopo il crollo di una parte della mura che costeggia il Lambro, rimarrà così ancora per chissà quanto tempo. Più volte il sindaco ha spiegato che i costi per risanare e mettere in sicurezza l’area sono ingenti. Pazientare?
Elisabetta Pioltelli