Monza – Si divide, sportivamente parlando, tra il tennis e il calcio a cinque. Un doppio impegno che Matteo Stecher dimostra di poter reggere con positivi risultati. Nel primo caso, è un giocatore classificato di quarta categoria-primo livello. È tesserato per lo Sporting Club Monza e partecipa alla Coppa Italia. Da singolarista, tre anni fa, si è imposto nel Master della Brianza. Nel 2009, invece, ha vinto a luglio il Master monzese.
«In pratica – precisa Matteo, 34 anni a marzo, nel mondo lavorativo libero professionista nel campo del leasing -, l’anno scorso ho disputato un solo torneo e l’ho vinto». Le forze, del resto, vanno gestite bene perché di mezzo ci sono anche gli appuntamenti calcettari. Un’altra sfida che il tennista-calciatore non vuole e non può sottovalutare. «Da settembre a maggio – commenta scherzosamente – sono preso con il calcetto. Poi, ricomincio con il tennis. E mia moglie Elena è contentissima».
Sul fronte del calcio a cinque, l’obiettivo più immediato di Stecher è il ritorno in serie B con il San Biagio. Del quintetto monzese, è da quattro stagioni il capitano. Con il San Biagio, ha conquistato la promozione in serie B e ha disputato due campionati nella cadetteria. Una bella avventura che, nella passata stagione, si è conclusa con l’amarissimo ritorno in serie C1. Per il capitano monzese, «una macchia».
Anche perché lui, in carriera, aveva già collezionato quattro promozioni: tre dalla C1 alla B e una dalla B all’A2. Due di questi passaggi di categoria li ha conquistati con il Seregno. Qui, ha disputato complessivamente tre campionati. «In questo periodo – ammette – ho avuto modo di imparare tanto da giocatori molto forti, come Goran Eklic e Alberto Ferri». Tante esperienze calcettare che Stecher mette ora a disposizione della «sua» squadra. Venerdì scorso, nella partita con i Carioca, ha pure realizzato la rete del provvisorio vantaggio monzese. A
lla fine, però, il tredicesimo gol del capitano non è servito per vincere: la partita si è conclusa sul 2 a 2 e il San Biagio deve ora dividere la quinta posizione con la Polisportiva Circolo Giovanile Bresso. L’obiettivo, in ogni caso, resta la qualificazione playoff, anche perché la capolista Lecco è sempre più prima. Ma con un organico infarcito di brasiliani. «Noi – conclude Matteo – giochiamo per passione, loro non fanno altro che allenarsi. Troppi stranieri sottraggono spazio ai nostri giovani. Ma possiamo giocarcela con tutti e dobbiamo provarci. Perché la nostra forza è il gruppo».
Sergio Gianni