Agrate, sul tetto della Colombo:«Cibo ridotto, pronti al digiuno»

Agrate, sul tetto della Colombo:«Cibo ridotto, pronti al digiuno»

Agrate Brianza – Azienda e sindacati ancora distanti. Si radicalizza la protesta dei cassintegrati della ex Carlo Colombo: gli otto lavoratori che da dieci giorni vivono sul tetto dell’ex trafileria di via Euripide hanno ridotto l’alimentazione e minacciano lo sciopero della fame se il nuovo incontro tra le parti, previsto entro fine mese, non sbloccherà una per una le richieste inevase dell’accordo sindacale dell’autunno 2008. A partire dalla ricollocazione di 38 lavoratori della settantina coinvolta nella procedura. Dopo il nulla di fatto del confronto di metà giugno in Provincia, che dopo mesi di impasse ha dato il via alla dura protesta in atto, e dell’incontro di inizio settimana, i sindacati hanno rilanciato con una proposta precisa: «A questo punto chiediamo che una parte della produzione e dei macchinari trasferiti a Pizzighettone tornino nei capannoni di Agrate e diano lavoro a 38 persone» ha riassunto Antonio Castagnoli, Fiom Cgil.
«Si dia inoltre risposta a ogni altro punto dell’accordo firmato a suo tempo», dunque prepensionamento e mobilità incentivata: «Stiamo assistendo a un’indecente sceneggiata. Oltre a non fornire le doverose risposte, l’azienda ha cercato di addossare le responsabilità della mancata ricollocazione al Comune, alla Provincia, ai sindacati e agli stessi lavoratori. Un comportamento assurdo e irresponsabile».

Accanto ai lavoratori, si mobilitano le istituzioni. Costante l’attenzione del sindaco Ezio Colombo, che sta partecipando assiduamente ai tavoli istituzionali e che ogni giorno incontra i lavoratori in via Euripide; la vertenza ha raggiunto anche il Parlamento, con l’interrogazione presentata dalla senatrice Pd Emanuela Baio al Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi per chiedere un intervento urgente del governo a tutela dei diritti calpestati dei lavoratori. Domani, domenica 27 giugno, alle 10.30, una delegazione di parlamentari Pd, tra i quali la stessa Baio, di consiglieri provinciali e regionali, accompagnati dal sindaco, si recherà alla Carlo Colombo per «mostrare agli operai la nostra solidarietà ma anche individuare insieme una strategia», ha detto Baio.

Nel frattempo diventa sempre più dura la permanenza dei lavoratori sul tetto del capannone. La tensione, i giorni di pioggia e di freddo oggi sostituiti dal sole dell’estate, fanno sentire i loro effetti: «Il medico che tiene sotto controllo la situazione, comincia a riscontrare condizioni di salute precarie», ha detto Castagnoli.
Anna Prada