Acsm Agam, eletto il nuovo cdaApprovato il dividendo a 0,03 euro

Il bilancio consolidato 2011 della spa a maggioranza pubblica rileva un risultato netto pari a 5,7 milioni di euro. I ricavi delle vendite sono pari a 45,1 milioni. Agli amministratori compensi per 652 mila euro
Acsm Agam, eletto il nuovo cdaApprovato il dividendo a 0,03 euro

Monza– L’assemblea dei soci Acsm Agam ha approvato il bilancio 2011 della spa a maggioranza pubblica e nominato il nuovo consiglio di amministrazione. L’assemblea si è svolta nella sede di Monza nella giornata di martedì 17 aprile ed è stata presieduta da Umberto D’Alessandro. Il presidente cederà il testimone a Roberto Colombo, ex sindaco di Monza, non appena il nuovo cda si riunirà. Lo stesso D’Alessandro è destinato a ricoprire la carica di numero 2 attualmente ricoperta proprio da Colombo.
Il nuovo cda è composto da otto candidati proposti congiuntamente dai comuni di Monza e Como e da A2A. Si tratta di Robertio Colombo, Umberto D’Alessandro, Claudio Cobianchi, Paolo Lanzara, Vincenzo Panza, Paolo Battocchi, Enrico Grigesi e Gianni Castelli. Completano il nuovo cda Alessandro Igino Botta Monga e Marianna Sala presentati da Comune di Cantù, Canturina Servizi e Fondazione Cariplo.
Acsm Agam nel 2011 ha registrato ricavi delle vendite consolidati pari a 217,9 milioni e un risultato netto di 5,7 milioni. L’utile netto della capogruppo Acsm Agam è di 0,6 milioni mentre i ricavi delle vendite è arrivato a 45,1 milioni. L’assemblea dei soci ha quindi deliberato la distribuzione di un dividendo unitario lordo pari a 0,03 euro per azione esigibile dal 24 maggio 2012.
L’assemblea ha inoltre approvato la relazione sulla remunerazione agli amministratori e dirigenti con funzioni strategiche. Ribadito quanto deciso dall’assemblea degli azionisti nell’assemblea del 2009. Al presidente spettano 80 mila euro l’anno lordi, al vice 40 mila sempre lordi e a ciascuno degli otto consiglieri 20 mila euro lordi. All’amministratore delegato spetta inoltre un compenso fisso pari a 160 mila euro e 60mila euro a titolo variabile. Ai componenti del comitato per il controllo interno e la corporate governance, del comitato per le remunerazioni e nomine e a quelli dell’organismo di vigilanza andranno 30 mila euro (presidenti) e 18 mila euro (componenti). Presidente e componenti del comitato remunerazione percepiscono un gettone pari a 500 euro a seduta.